«Se quelli appresi dalla stampa sono i contenuti dell’accordo sulla vertenza Beko, non si può non esprimere un profondo sconforto». Daniela Ghergo, sindaco di Fabriano, non usa giri di parole per commentare l’accordo che è stato trovato la scorsa notte al Mimit e che sarà illustrato venerdì in assemblea ai lavoratori di Fabriano. «Siamo di fronte a circa 1280 esuberi, a promesse di reindustrializzazione tutte da verificare e alla trasformazione del nostro Paese in un luogo di produzione senza attività di ricerca, progettazione e sviluppo. L’Italia perde centralità in quello che era stato dichiarato un settore strategico. Che ne è stato dell’annunciata applicazione del Golden Power?- domanda – L’esito di questa vicenda rappresenta una pagina nera della storia gloriosa dell’elettrodomestico nel nostro Paese, che ha un impatto gravissimo per l’Italia e per le Marche. La perdita di competenze è netta, se consideriamo gli incentivi all’uscita e la cassa integrazione a zero ore funzionale allo stesso scopo. A Fabriano sono 271 gli esuberi tra impiegati, ricercatori ed operai. 271 famiglie che saranno costrette a reiventarsi il futuro nel momento di maggiore difficoltà economica per il nostro Paese e la nostra regione. Per rispetto dei lavoratori, si evitino i toni trionfalistici a cui stiamo assistendo da parte di alcuni esponenti delle forze politiche di governo» conclude con amarezza Daniela Ghergo.
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