Il nuovo edificio che sorgerà al posto dell’ex Garage Fanesi, affacciato su piazza Mazzini, sarà alto cinque piani.
Il Comune ha infatti deciso di realizzare un immobile che si armonizzasse per dimensioni con il resto dell’isolato e con i condomini che lo circondano su ogni lato, restando più basso di alcuni di essi. Ciò nonostante il Prg consentisse di realizzare un palazzo alto sette piani. Con questa operazione l’amministrazione riqualifica e rigenera un edificio storico in pieno centro, di cui sarà mantenuta la facciata originale.
La Giunta di Falconara precisa le caratteristiche del progetto ora che la struttura in acciaio, ossatura del nuovo edificio, ha raggiunto l’altezza totale e che i cittadini stanno cominciando a farsi un’idea di quello che sarà il futuro polo.
«Tra piano terra e primo piano – viene spiegato – saranno accolti gli uffici della polizia locale e dei servizi demografici, con l’anagrafe, l’ufficio elettorale, lo stato civile, l’ufficio statistica, l’ufficio migrazioni. Il trasferimento del comando di polizia locale in piazza Mazzini, oltre a fornire uffici più moderni al corpo, permetterà di creare un presidio in pieno centro città, a due passi dalla stazione ferroviaria, punto nevralgico del territorio».
Nel piano superiore «saranno realizzati una ludoteca per i più piccoli e un circolo per gli anziani. Ancora sopra troveranno spazio locali per il coworking dedicati in particolare ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro. L’obiettivo è quello di creare spazi per la creazione di legami intergenerazionali in pieno centro, in un edificio storico di Falconara».
La realizzazione del progetto è stata finanziata con fondi Pnrr per 4,75 milioni cui si aggiungono fondi ministeriali 475mila euro, risorse che l’amministrazione comunale ha intercettato grazie al progetto, giudicato inclusivo e capace di riqualificare un’area in degrado.
Da circa 20 anni infatti «l’ex Fanesi era infatti in completo abbandono, tanto da rappresentare a Falconara l’incompiuta per eccellenza, per giunta nel cuore della città. Nell’area scoperta si formavano spesso grosse pozzanghere che comportavano il proliferare di zanzare e il fatto che l’area non fosse utilizzava determinava anche la presenza di topi, che costringevano il Comune a continue bonifiche e derattizzazioni.
Pensare che l’amministrazione Carletti prima e la Giunta Recanatini poi avevano speso oltre 3milioni di euro nell’ex Fanesi: 675mila euro erano stati spesi nel 1999 per l’acquisto del vecchio garage, che l’ex sindaco voleva trasformare nel teatro cittadino. Fu poi necessario investire altri 550mila euro per la bonifica del sottosuolo (dove si era disperso gasolio dalle vecchie cisterne per il riscaldamento) e altri 1,6 milioni per la parziale realizzazione del progetto, cui si aggiunsero 700mila euro per altri interventi, tra cui 131mila euro spesi dalla Giunta Recanatini per una struttura di sostegno che avrebbe impedito definitivamente la realizzazione del teatro. Per completare il teatro stesso sarebbero stati invece necessari altri 1,8 milioni di euro».
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