«La candidata di sinistra-centro vorrebbe candidare Osimo a Città Europea dello sport 2027? Lodevole iniziativa, peccato che i termini siano scaduti il 31 marzo scorsi. La solita tecnica della sinistra: raccontare fandonie, fare promesse, pur sapendo che non potrà mantenerle sin da ora. Tra l’altro, l’iscrizione ha un costo. Una spesa che, ovviamente, non garantisce il raggiungimento del traguardo: vengono accettate solamente 8 candidature, per poi assegnare 4 titoli». Il commento arriva dalla candidata sindaca Michela Staffolani (FdI, Rinasci Osimo, Viva Osimo), con un passato da campionessa di pallavolo, come replica a distanza alla proposta dell’avversaria, inserita tra le novità nel suo programma elettorale. «Molti sanno che vengo dal mondo dello sport, per cui la nostra sensibilità su questo tema si rispecchia in maniera significativa all’interno del nostro programma. – prosegue Staffolani – In futuro, potrebbe anche essere un progetto realizzabile, considerando il lustro e le opportunità che questo riconoscimento potrebbe portare alla città; tuttavia riteniamo che, nell’immediato, ci siano cose più concrete, urgenti e realizzabili da poter portare a termine con la stessa cifra di spesa. Ad esempio, le società chiedono ormai da anni un tabellone nuovo per il Palabellini. Un tabellone che sarebbe a servizio di diverse società e della scuola, quindi utile a più soggetti. Meno apparenza e più sostanza, questo è il nostro stile ma, soprattutto, più onestà intellettuale».
Pronta la replica a stretto giro di posta pubblicata sui social della stessa Michela Glorio. «Una cosa posso assicurarla, al di là dei tentativi imbarazzanti degli altri gruppi politici di cercare continue occasioni per denigrarmi: se sarò eletta sindaco manterrò la mia promessa e avanzerò già questa estate la candidatura di Osimo Città Europea dello sport. – rilancia la candidata del centrosinistra – Il Comune non lo ha potuto fare entro i termini perché commissariato, anche grazie a chi oggi ci critica: per candidarsi bisogna prevedere un impegno di spesa irrisorio, di 2.000 euro, che rappresenta comunque un atto politico che solo una amministrazione comunale eletta può assumere. Ecco, noi lo faremo subito dopo le elezioni. Avremo poi tempo fino a marzo 2026 per presentare il dossier che dovremo sviluppare coinvolgendo la consulta dello Sport e le associazioni del territorio, in modo da avere un primo sopralluogo della commissione aggiudicatrice del titolo entro autunno 2026».
Glorio si dice inoltre dispiaciuta «che la Staffolani e la sua coalizione siano tanto concentrate su di noi nell’intento di sminuire il nostro lavoro, le nostre idee, la nostra squadra, anziché concentrarsi sul loro programma, del quale ancora oggi la città non è a conoscenza. Se queste sono le loro premesse non c’è da essere molto fiduciosi. Vogliamo voltare pagina, parlare di futuro, di progetti, di come riaccendere Osimo, non continuare con polemiche e litigate di cui gli altri candidati sono stati campioni nell’ultimo anno». Perplessa dalla reazione Michela Staffolani che precisa di «non aver attaccato ne’ denigrato nessuno, ho solo fatto una critica politica. Ho anche elogiato l ‘idea e spiegato perché sia impossibile realizzarla subito, chiarendo che cosa avrei fatto io con quei fondi anche al fine di poter raggiungere l’obiettivo in futuro. Se la domanda fosse presentata entro giugno 2026 non si farà parte di ‘Città Sportiva 2027’ ma, eventualmente per l’anno dopo, il 2028».
In questo rimpallo di dichiarazioni a distanza dice la sua anche Francesco Pirani, candidato sindaco di Lista Pirani, Osimo al Centro e Progetto Osimo. A Michela Glorio suggerisce che «prima di candidare Osimo a ‘Capitale Europea dello Sport’ bisognerebbe ristrutturare gli impianti esistenti che versano in condizioni pietose dopo 10 anni di quasi totale negligenza per le manutenzioni. Magari sarebbe più opportuno anche provare a realizzare qualche palestra in più. Poi andrebbe anche ben soppesata l’utilità di portare migliaia di persone ad Osimo, cosa che farebbe solo sorridere i Comuni limitrofi considerato che noi non abbiamo una adeguata capacità ricettiva. Va benissimo organizzare eventi con migliaia di visitatori, ad esempio il Giro d’Italia, ma in questa fase credo che ad Osimo porterebbero solo disagi e problemi, non ultimo per quanto riguarda i costi che la ricaduta stessa».
Pirani non si lascia sfuggire l’occasione inoltre per spiegare le sue ragioni all’avversaria di centrosinistra che lo dipinge come un capitano che «ha abbandonato la nave» l’anno scorso dopo le sue dimissioni da sindaco a 5 mesi dall’inizio del mandato amministrativo e aprendo così la strada al commissariamento del Comune di Osimo. «Se fossi fuggito e avessi abbandonato la nave, come ripete Glorio ai suoi elettori, oggi non mi sarei ripresentato. – evidenzia – Prima, anche a causa della minoranza ma non solo, non avevo il supporto del Consiglio comunale, organo determinante per far approvare i progetti della città. Certo, come dice lei sarei potuto restare a fare il sindaco senza però riuscire a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale agli osimani. Ho fatto una scelta che nessun politico normalmente fa: ho lasciato la poltrona e se avessi avuto paura, non avrei riproposto la mia candidatura. Se oggi sono qui, significa che l’assunzione di responsabilità non mi fa paura. Mi sono ricandidato e mi sto ripresentando con una compagine civica che mi garantisce il rispetto dei patti elettorali, cosa che non è avvenuta nel 2024» torna a sottolineare.
Pirani, che presenterà il suo programma elettorale sabato mattina alle ore 11 all’Hotel La Fonte, su un passaggio si trova invece d’accordo con la competitor di centrosinistra. Annuisce con la testa all’affermazione ironica di Glorio sulla qualità dell’esecutivo che come sindaco ha guidato nel 2024 («pensano di avere la migliore giunta degli ultimi 20 anni»). «Su questo ha pienamente ragione – ribatte il candidato civico – E’ vero: se mette in parallelo le persone che avevo incaricato con l’oggetto di quello che si sono occupate troverà che c’è proprio una stretta analogia con le parole professionalità e incarico ricevuto, cosa che negli ultimi 20 anni nessun’altra amministrazione ha potuto vantare» conclude Francesco Pirani auspicando un confronto con le altre due avversario politiche «così avremo modo di chiarirci di persona non attraverso i social o a suon di comunicati» scherza.
Intanto i presidenti dei Consigli di quartiere di Osimo seguiranno gli incontri dei candidati sindaci. «Siamo convinti che per il bene della nostra città, si riuscirà a mantenere sempre un confronto assertivo, costruttivo e rispettoso nei confronti di tutti i candidati e di tutti i cittadini osimani – scrive Leonrdo Puliti, presidente del Consiglio di quartiere di Sn Biagio, Santo Stefano e Aspio – La comunicazione assertiva favorisce relazioni interpersonali positive, basate sulla fiducia e sul rispetto reciproco. L’assertività non è semplicemente l’abilità di esprimere i propri pensieri, ma è una forma di comunicazione che si basa sul rispetto di sé e degli altri, e che permette di creare relazioni sane e costruttive».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati