di Nicoletta Paciarotti
Dopo 4 ore di trattative, il 78 enne jesino che questa mattina si era barricato in casa inveendo dalla finestra contro i carabinieri, si è arreso.
L’uomo, titolare di un’agenzia immobiliare, è stato imbarellato e trasportato al pronto soccorso di Jesi dalla Croce Verde di Jesi per accertamenti sanitari.
All’origine della vicenda ci sarebbe un’ordinanza di sfratto emessa dalla Procura. Secondo quanto è stato possibile ricostruire questa mattina l’ufficiale giudiziario si è presentato a casa dell’anziano, in via Gramsci – sopra i locali ormai dismessi della sua agenzia immobiliare – per notificare l’esecuzione. L’uomo si è rifiutato di lasciare l’appartamento, opponendo resistenza.
A quel punto, l’anziano si sarebbe barricato in casa, iniziando a inveire dalla finestra contro i carabinieri intervenuti. In mano aveva una bottiglietta contenente un liquido infiammabile – presumibilmente carburante – con la quale avrebbe minacciato di appiccare il fuoco ai dintorni.
Vista la situazione, sono state attivate tutte le forze di pronto intervento: sul posto sono arrivati Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani e Vigili del Fuoco. È partita una lunga trattativa, durata circa quattro ore, nel tentativo di riportare l’uomo alla calma.
Durante le concitate fasi dell’intervento, un carabiniere sarebbe rimasto ferito a un braccio da una coltellata sferrata dall’anziano, che brandiva l’arma in modo minaccioso. Anche l’ex agente immobiliare ha riportato alcune ferite.
Alla fine il 78enne si è arreso. Il militare ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi.
Aggressione a Jesi: operato il carabiniere ferito, danni muscolari da valutare
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