Caso Andreea Rabciuc,
chiesti 7 anni per Simone Gresti

ANCONA - Per la procura “Fu istigazione al suicidio”. La 27enne di Jesi fu ritrovata morta il 20 gennaio 2024 in un casolare, a un chilometro di distanza da dov'era sparita

Andreea con Simone Gresti

di Nicoletta Paciarotti

Sette anni di carcere: è questa la pena richiesta dalla procura di Ancona nei confronti di Simone Gresti, 46 anni, autotrasportatore di Moie, accusato di istigazione al suicidio, maltrattamenti in famiglia e spaccio di droga. Al centro del processo, svolto con rito abbreviato, davanti al gup Alberto Pallucchini, la morte di Andreea Rabciuc, 27enne di origine romena con cui aveva una relazione, scomparsa nel marzo 2022 e ritrovata senza vita il 20 gennaio 2024 in un casolare abbandonato nelle campagne di Montecarotto.

Secondo l’accusa, Gresti avrebbe sottoposto la giovane a continue violenze psicologiche e forme di controllo che l’avrebbero condotta, nel tempo, a uno stato di profonda fragilità. L’accusa parla anche di un diario ritrovato tra gli effetti personali della ragazza dove vi sono riportate frasi attribuite all’imputato, tra cui insulti e inviti a togliersi la vita, oltre a riflessioni intime sul disagio vissuto nella relazione. Nel capo d’imputazione si parla anche di un messaggio lasciato da Andreea su una tavola di legno nel casolare dove si è tolta la vita: “Se lui non mi avesse tolto il cellulare chiamavo mamma”.

I carabinieri nel casolare di Castelplanio

La mattina del 12 marzo 2022, dopo una serata trascorsa con Gresti e altri amici in una roulotte, Andreea si era allontanata da sola a piedi dopo un litigio, senza telefono, che l’ex fidanzato le aveva sottratto. Da allora si erano perse le sue tracce, fino al ritrovamento del corpo in un edificio abbandonato a circa un chilometro di distanza dal punto della scomparsa.

Durante l’udienza l’imputato, difeso dagli avvocati Emanuele Giuliani e Gianni Marasca, ha chiesto di essere interrogato e ha reso dichiarazioni spontanee, respingendo ogni accusa.

L’udienza è stata rinviata al 18 novembre per dare la parola alla parte civile, la madre di Andreea, Georgeta Cruceanau, rappresentata dall’avvocato Rino Bartera, e alla difesa.



Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X