Tavolo Beko al Mimit, Tiziano Consoli:
«Monitoraggio, piano investimenti
certo e tutela delle produzioni locali»

ROMA – Sono le richieste formulate dall’assessore regionale al Lavoro oggi al vertice convocato al Ministero. Per lo stabilimento di Melano a Fabriano la proprietà ha confermato un importante investimento su alcuni innovativi prodotti da induzione

«Monitoraggio attento sulla realizzazione dell’Accordo quadro, piano di investimenti certo e tutela della produzione locale con il mantenimento degli attuali lavoratori». Queste in sintesi le richieste dell’assessore regionale al Lavoro Tiziano Consoli che questo pomeriggio ha partecipato al  tavolo convocato per Beko Europe Bv al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Obiettivo dell’incontro il monitoraggio dell’Accordo quadro siglato il 14 aprile 2025 tra Beko e le organizzazioni sindacali, relativo al Piano Industriale 2025-27.

«Abbiamo discusso – prosegue Consoli nella sua nota- del piano di investimenti di Beko in relazione al raggiungimento degli standard occupazionali e alla gestione degli eventuali esuberi di personale. Il tema trainante, condiviso da tutte le parti presenti, è stato quello del raggiungimento degli obiettivi degli investimenti nei processi produttivi sul territorio. Per questo motivo continueremo a monitorare attentamente l’evoluzione della situazione e abbiamo ribadito la necessità di dare piena attuazione all’accordo quadro già siglato, con particolare attenzione al mantenimento degli standard produttivi dello stabilimento di Melano, all’innovazione, alla ricerca e sviluppo a Fabriano e al riavvio delle attività a Comunanza».

Per quanto riguarda Melano, l’assessore Consoli ha sottolineato che la proprietà ha confermato un importante investimento su alcuni innovativi prodotti da induzione, che saranno pubblicizzati anche in alcune trasmissioni televisive. Il tavolo di monitoraggio si è protratto per oltre tre a Roma senza dichiarazioni ufficiali di azienda e sindacati.

Da ciò che è trapelato dal summit, -riferisce l’Ansa – si evidenzia un quadro di avanzamento per le uscite degli esuberi individuati, mentre un ritardo per il capitolo degli investimenti. Il tutto in un quadro macroeconomico degli elettrodomestici in Europa, che per la stessa Beko evidenzia timidi segnali di ripresa delle vendite (+2% nell’ultimo anno); la multinazionale, che ha acquisito gli stabilimenti italiani della Whirlpool, non riesce però ancora a intercettare la ripresa, considerando il -11% di ricavi e la perdita di più quote di mercato rispetto alla concorrenza, soprattutto asiatica. Per gli investimenti, come previsto nel Piano di Trasformazione Italia sottoscritto al Ministero il 14 aprile 2025, è confermato quello in innovazione e tecnologia per complessivi 5,8 milioni di euro per quest’anno; saliranno a 8,4 milioni di euro per il 2026. Sul fronte esuberi, invece, quelli dichiarati in Italia erano 1.284 esuberi: ad oggi hanno usufruito di incentivi all’esodo in 642, più 270 che si avvalgono di ammortizzatori sociali per accompagnarli alle dimissioni.

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