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Battaglia per Pergolesi,
il comitato cittadino fa un passo avanti

JESI - Martedì, a margine del Consiglio comunale, parte la raccolta firme per indire il referendum comunale. In aula invece le interrogazioni del Pd e la mozione del M5S per impedire l'arretramento della statua del celebre compositore jesino

Monumento a Giovanni Battista Pergolesi

di Emanuele Garofalo

Entra nel vivo lo scontro sullo spostamento della statua. Martedì, doppia mossa del fronte a difesa del monumento: in Consiglio comunale l’interrogazione del consigliere Pd Francesco Rosetti e la mozione del capogruppo M5S Massimo Gianangeli, poi il via alla raccolta firme per indire il referendum comunale da parte del comitato Nessuno Tocchi Pergolesi. È la battaglia sostenuta da tutte le forze di opposizione, da Jesi in Comune fino al M5S.
Il celebre compositore Giovanni Battista Pergolesi è diventato, suo malgrado, la bandiera di questa campagna. Da una parte la giunta Bacci e il suo progetto di riqualificazione della piazza con una nuova pavimentazione che prevede l’arretramento della scultura posizionata nel 1910, dall’altra il comitato civico che intima: “Pergolesi non faccia un passo indietro”. Una situazione kafkiana se non fosse tutto vero. Martedì dunque il dibattito si accenderà, prima nella seduta del Consiglio poi con l’avvio della petizione popolare. Mentre piovono le reazioni. A partire dal comitato Nessuno Tocchi Pergolesi, che ha commentato le immagini diffuse dal Comune per spiegare il progetto, mettendole a confronto con una foto scattata da corso Matteotti.

Il rendering della nuova piazza Pergolesi

piazza Pergolesi vista da corso Matteotti

“Il rendering – diffuso goffamente dall’amministrazione comunale – è realizzato con un grandangolo (che sappiamo falsa l’immagine) e non dà l’idea della realtà effettiva della piazza, la allarga a dismisura per collocare gli elementi che attualmente si trovano al centro in un angolo che così è affatto così grande come si vuole far credere. La piazza virtuale che non racconta qual è la sua vera dimensione – scrive l’associazione -. Ma come convivono questi elementi, ce lo siamo chiesti? In realtà ammassati e compressi. Il povero Pergolesi messo in un angolo come se dovessimo vergognarcene! Ed è stato uno dei compositori più geniali del Settecento; colui che ha anticipato persino i romantici dell’Ottocento! Ma ci rendiamo conto?”
Stessa presa di posizione dalla lista Jesi in Comune che “lancia una proposta: non spostare un bel niente, almeno nell’immediato, ed utilizzare tutti i denari destinati a tali operazioni per realizzare tra gli jesini di tutte le età delle serie campagne di sensibilizzazione sul patrimonio artistico e culturale della città e della Vallesina. Se non sappiamo chi era Pergolesi, se non abbiamo mai ascoltato (e non ascolteremo mai) il suo Stabat mater, che importanza ha se il monumento che lo celebra sta cinquanta metri più avanti o più indietro?” si chiede Jesi in Comune.
Per il consigliere M5S Gianangeli, lo spostamento della statua è “una genialata, ennesimo sperpero di denaro pubblico per fare qualcosa che nessuno ha chiesto di fare”. L’emblema, continua il consigliere, di “uno degli aspetti più caratterizzanti della intera amministrazione Bacci: la mancanza totale di capacità di ascolto”. “Riteniamo – conclude il consigliere – che la cittadinanza, attualmente, non sia informata in maniera precisa e puntuale dei reali costi dell’intero progetto di restyling di Corso Matteotti e di Piazza Pergolesi: il progetto di restyling è stato presentato pubblicamente in una sola occasione nel Marzo del 2013 e, ad oggi, non vi è la possibilità di visionare in maniera veloce e gratuita il progetto definitivo”.

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