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Il sogno si avvera: fa crescere
un cocomero gigante nel suo orto

JESI - Dopo le zucche mastodontiche, le mega zucchine e il girasole con lo stelo alto 4 metri, Mario Muscoloni affronta un'altra sfida: ha messo a dimora i semi di un'anguria che potrebbe sfiorare i 150 chili. "Spero di mangiarla con gli offagnesi alle Feste Medievali di luglio" auspica

Mario Muscoloni abbraccia una delle sue zucche giganti

 

 

Fino ad oggi è riuscito a raccogliere nel suo orto zucche giganti e mega zucchine, ha fatto crescere un girasole con lo stelo alto 4,8 metri e pensa di seminarne una specie che ‘sale’ fino a 7-8 metri. Ma l’ultima scommessa di Mario Muscoloni è stato piantare un cocomero gigante che può crescere fino a 150 chili, proprio come quelli esibiti ai concorsi internazionali dai coltivatori americani di ortaggi mastodontici. Offagnese di nascita ma jesino d’adozione, il pensionato, ex dipendente del Comune di Ancona, da quattro anni si è reinventato coltivatore di zucche esageratamente grosse (leggi l’articolo).

Nelle Marche resta imbattuto il record della sua zucca da 550 chili (quello italiano è 970 kg) cresciuta nel 2015 e dopo tre stagioni di esperimenti, l’anno scorso il ‘Cavaliere delle zucche giganti’, come l’hanno ribattezzato, è riuscito a quadruplicare il raccolto. Si è portato in magazzino una zucca da 422 kg, una da 264 chili, un’altra ancora da 222 kg e una quarta da 126, tutte non commestibili. Quattro mega ortaggi andati persino in tournee per le Marche, esposti alla Festa del Colombaccio di Offagna ma anche alla Sagra della Polenta di Apiro. Adesso la sfida è servire a tavola le fette del mega cocomero, ancora in gestazione. L’appuntamento è per le Feste Medievali 2017 di Offagna.

“Per far crescere le zucche, non basta solo avere i semi giusti, ma ci vogliono pazienza e professionalità e quintali d’acqua per innaffiare– racconta Muscoloni che ama creare anche presepi artistici – Poi vanno seguire regole ferree per accudire la pianta e per una buona riuscita del progetto è importante che anche il tempo sia clementi. Il cocomero ha un po’ meno esigenze, richiede meno innaffiature. I semi mi sono stati regalati da un coltivatore di Rimini e li ho già messi a dimora nel mio orto di Jesi. E’ la prima volta che ci provo ma ho studiato e spero di portare a casa risultati. Mi accontenterei di un cocomero di soli 100 chili. Ne parlerò con il presidente della Pro Loco di Offagna, ma spero davvero che sia già maturo  a luglio e che possa essere servito a tavola alle Feste Medievali”.

(m.p.c.)

 

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