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Fa prostituire la baby squillo
in camper, arrestata 41enne

Ai domiciliari una residente di Senigallia con l’accusa di prostituzione minorile. L’indagine è scattata dai sospetti dei genitori di una 16enne. Gli annunci della ragazza erano sul web e le foto sui social media

Il camper sequestrato dai carabinieri di Senigallia

 

 

E’ finita agli arresti domiciliari una 41enne residente a Senigallia con l’accusa di prostituzione minorile. La donna è stata rintracciata ieri sera dai carabinieri della compagnia di Senigallia con il camper sulla statale adriatica nel parcheggio adiacente ad un supermercato. Secondo le indagini, sarebbe stato proprio il caravan la casa chiusa a quattro ruote il rifugio utilizzato dalla donna per sfruttare e avviare alla prostituzioni ragazzine minorenni. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia presentata dai genitori di una sedicenne che avevano il sospetto che la propria figlia fosse entrata in un giro di baby squillo. Il pm ha autorizzato i carabinieri ad eseguire una serie di attività tecniche ed analisi documentali del traffico telefonico. L’inchiesta è andata avanti tra novembre e gennaio, periodo in cui la minorenne, dopo essere stata messa in una comunità dal tribunale dei minorenni, si era allontanata volontariamente dalla casa famiglia. E’ stata l’indagine a ricostruire le prove attraverso l’analisi dei tabulati di traffico telefonico e l’esame dei social e delle chat sui quali la minorenne pubblicava le sue foto. Così sono stati documentati i contatti telefonici tra la minorenne e la sua presunta “maitresse” quarantunenne arrestata ed altre persone al vaglio degli inquirenti. Attraverso l’analisi del traffico telefonico è stata determinata la frequenza dei contatti tra il numero in uso alla minorenne e le altre utenze rilevate dal tabulato. Questo ha permesso di arrivare ad un elenco dal quale sono state estrapolate le utenze che avevano avuto un numero rilevante di contatti con la ragazza. In questo modo sono state individuate alcune persone, tra cui uomini di età non compatibile con la possibilità di avere una semplice amicizia con la minore, che sono state sentite dai carabinieri. E’ stato perciò documentato che la ragazza ha esercitato l’attività di prostituzione all’interno del camper messo a disposizione dall’indagata. Sono stati scoperti in internet annunci espliciti in cui si offrivano prestazioni sessuali con indicazione del numero di cellulare. Nel corso dell’operazione, oltre al sequestro del telefonino dell’indagata, è stato sequestrato anche l’autocaravan Iveco “Laika” di proprietà della donna. Le indagini proseguono per verificare la posizione degli intestatari delle altre utenze rilevate sui tabulati.

 

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