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Ragaini Radiatori: a casa 166 operai,
sindacati sul piede di guerra

LORETO - L'azienda specializzata nella produzione per il mercato europeo ha annunciato i licenziamenti per più della metà dei dipendenti. Fim, Fiom, Uilm e Rsu: "In 10 anni non sono stati fatti investimenti così è uscita dal mercato". La Regione: "Disponibili ad un tavolo per una soluzione agli esuberi"

Foto d’archivio

La Ragaini Radiatori di Loreto, che produce radiatori in alluminio per il mercato europeo, ha comunicato ieri alle organizzazioni sindacali ed alla Rsu, l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 166 dipendenti su 320 attualmente in forza. Lo rendono noto Cgil, Cisl e Uil con i rispettivi comparti di settore. I rappresentati dei lavoratori annunciano battaglie per conservare i posti.

«L’azienda, che è da tempo in crisi, – dicono in una nota congiunta Fim, Fiom, Uilm e Rsu – ha già utilizzato quasi interamente gli ammortizzatori sociali a disposizione accumulando ritardi nei pagamenti degli stipendi oltre ai mancati pagamenti di altre spettanze contrattuali. Recentemente, inoltre, aveva richiesto un ultimo periodo di cassa integrazione straordinaria firmando, con i sindacati di categoria e la Rsu, un accordo che prevedeva il recupero di arretrati e il pagamento per conto dei lavoratori di retribuzioni trattenute impropriamente dall’azienda». Negli ultimi 10 anni, come sottolineato dai sindacati, la Ragaini non avrebbe mai investito seriamente nel processo produttivo collocandola così fuori mercato. Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil e le Rsu Ragaini Radiatori, esprimono forte preoccupazioni per quanto sta accadendo e sollecitano le istituzioni politiche del territorio e della Regione affinché questa nuova crisi non si sommi alle altre già esistenti su un territorio già martoriato dalla perdita di posti di lavoro. Giovedì pomeriggio (25 maggio), nella sede di Confindustria Ancona, è convocato l’incontro tra sindacati e azienda per trovare tutte le soluzioni possibili per scongiurare i 166 licenziamenti annunciati.

Sull’annuncio dei licenziamenti interviene la Regione. “La notizia relativa ai 166 licenziamenti ci ha sorpreso – dice l’assessore al Lavoro Loretta Bravi – nell’incontro del 2 maggio, qui in Regione avevamo avvertito le grandi difficoltà che attraversa l’azienda e per questo ci eravamo concentrati sulla  trasformazione  del contratto di solidarietà difensivo in cassa integrazione straordinaria, per consentire di ridurre al minimo  i tagli  del personale. La Regione si rende dunque disponibile fin da subito per riconvocare il tavolo e valutare ogni possibile soluzione alternativa agli esuberi”. 

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