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Addio alla matita di Carosello:
è morto Giulio Cingoli

ANCONA – Il disegnatore, creativo e pubblicitario ha lasciato il suo segno nella tv e nel cinema italiano. Ha lavorato con Fellini e Nichetti, l’ultima collaborazione con Dario Fo

Giulio Cingoli

 

E’ scomparso nella notte Giulio Cingoli, un anconetano che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione televisiva, e non solo, in Italia. Cingoli si è spento a Milano all’età di 90 anni. Artista, produttore, regista, creativo a tutto tondo, tra i programmi da lui prodotti per la Rai, la celebre “Canzonissima” e molti filmati per “Carosello”. “Giulio Cingoli è stato uno dei più grandi visionari del Novecento anconetano, e grazie al suo spirito pionieristico ha cambiato volto al mondo della comunicazione italiana, diventando un riferimento assoluto, a Milano, per centinaia di giovani professionisti” ricorda l’assessore alla cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca. “Lo stesso mondo che ha creato con tanto amore, si è poi evoluto in qualcosa di diverso, e non ha reso a Giulio il giusto merito, ma tantissimi grandi professionisti, tante figure oggi affermate del mondo della cinematografia, dello spettacolo e della televisione, dell’arte, della comunicazione, sanno di dovere a Giulio buona parte del loro successo. Ancona lo saluta con affetto e con orgoglio, perché lui testimonia l’innovazione e il coraggio che è nel nostro dna” aggiunge Marasca. Giulio Cingoli è nato ad Ancona nel 1927 e fin da bambino ha dimostrato la sua passione per il disegno. Nel 1954 si trasferisce a Milano, dove la Rai ha appena iniziato a sperimentare la tv. L’ingresso nel mondo televisivo arriva con la trasmissione del pomeriggio “Passaporto che gli viene affidata dalla Rai. Dal 1956 collabora con la casa di produzione “Gamma Film” con cui realizza “La lunga calza verde”, mediometraggio di animazione che entra nella storia del cartone animato italiano. La casa di produzione di Cingoli, lo Studio Orti, nasce nel 1962 e produce per la Rai programmi del pomeriggio e grandi programmi di intrattenimento della sera. Tra questi c’è “Canzonissima”. In quel periodo Giulio Cingoli diventa amico di Dario Fo e lavora con Salvatore Nocita, che presto viene chiamato a Roma per fare la sua prima regia. Al suo posto arriva un giovane laureando: Umberto Eco, appassionato di fumetti. Lo studio collabora anche con Maurizio Nichetti e realizza programmi, film e serie televisive, pubblicità, tra cui molte serie di “Carosello”, rimaste nella memoria, documentari innovativi e convention per grandi aziende. Nel 1987 viene chiamato a realizzare la nuova linea grafica di Rai 3 di Angelo Guglielmi, con la guida degli architetti Gregotti e Cerri. Per Rai 1, Cingoli organizza e realizza documentari sulla Pop Art americana. Per il cinema lavora con Federico Fellini, chiamato da lui, su suggerimento dello sceneggiatore Bernardino Zapponi. Negli anni Settanta e Ottanta, la Orti organizza anche spettacoli di strada, con proiezioni e recite teatrali. Nel 1999 Dario Fo gli chiede di realizzare un progetto in cantiere da tempo, la versione cartoon di un suo celebre spettacolo teatrale “Johan Padan alla descoverta de le Americhe”, con la regia di Giulio Cingoli, presentato nel 2002 al Festival del cinema di Venezia e uscito nelle sale nei mesi successivi.

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