di Agnese Carnevali
È nata Confindustria Marche Nord. Gli industriali di Ancona e Pesaro rompono gli indugi fondendo le due territoriali in un soggetto unico che rappresenta il 60 per cento del peso di Confindustria Marche, con 900 aziende associate e circa 50 mila persone addette. L’atto costitutivo è stato formalizzato dalle due territoriali il 7 giugno. A capo del nuovo soggetto, il presidente di Ancona, Claudio Schiavoni, mentre ad assumere la carica di direttore è Salvatore Giordano, di Pesaro. Ancona e Pesaro, dunque, vanno avanti sulla strada della riforma, senza essere riuscite a convincere le altre territoriali a formare un unico soggetto. Anzi, per il momento lo scenario è a tre, con Ascoli e Fermo insieme in Marche Sud, e Macerata da sola. Ma quella del nord delle Marche non è una fuga in avanti, sottolinea il neo presidente Schiavoni, l’obiettivo è includere. «Auspichiamo che si possa arrivare alla soluzione di una sola Confindustria regionale – afferma – il tavolo con i presidenti delle altre Confindustrie resta aperto, ci siamo già incontrati e torneremo a farlo il 20 giugno. Le regole che ci siamo dati – prosegue – consente la possibilità di ingresso alle altre territoriali in maniera automatica secondo i criteri che aveva stabilito all’inizio del percorso intrapreso nel 2013/2014 e che purtroppo non siamo riusciti ad oggi a portare a termine».
Migliorare i servizi, mettendo a sistema le esperienze di ciascuna territoriale, senza alcun costo aggiuntivo per i soci «non spenderanno un euro in più di quello che spendono oggi» assicura Schiavoni ed essere un esempio di «dinamismo e parsimonia delle risorse messe a disposizione» usando le parole di Gianfranco Tonti, ex presidente degli industriali di Pesaro-Urbino ed ora vice presidente vicario, gli obiettivi della nuova Confindustria Marche Nord. Non solo. L’operazione di fusione, sottolinea Marco Gialletti, componente del comitato promotore: «vuole essere anche un soggetto in grado di portare pensiero nelle imprese del territorio, orientando anche le loro azioni, verso la costruzione di un ecosistema industriale diverso dal precedente e più efficace, adeguato ai tempi».
In questa fase di transizione resteranno aperte ed operative entrambe le sedi, in vista di porre il quartiere generale ad Ancona, ma «i presidi sul territorio rimarranno anche in futuro, come anche il personale decentrato» garantisce Schiavoni che aggiunge: «Non ci saranno tagli ai dipendenti. Non faremo macelleria sociale. Ognuno rimarrà al proprio posto anche se chiaramente cambierà il modo di lavorare di ognuno».
Si lavora anche all’integrazione delle due società di servizio delle territoriali, come anche verranno accorpati gli altri settori specialistici come quello dei Giovani Imprenditori o le Piccole e medie imprese.
Per quanto riguarda la governance. Oltre al ruolo di presidente e direttore, Confindustria Marche Nord si avvarrà di un comitato promotore che darà avvio all’operatività degli adempimenti statutari, composto da Claudio Schiavoni, Gianfranco Tonti (vice presidente vicario), Marco Gialletti e Mauro Papalini. Coadiuvano il comitato promotore nel rapido avvio delle attività il direttore generale Salvatore Giordano e il vice direttore generale Filippo Schittone, che in questa prima fase mantengono la direzione delle rispettive sedi territoriali di Pesaro Urbino e Ancona.
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