Altri 63 verbali annullati con le relative multe rilevate nel 2016 dall’autovelox di via dell’Industria, poi nuove spese di giudizio e anche la parcella del consulente tecnico d’ufficio da pagare. Stamattina il giudice di Pace di Ancona, Lorena Volpone, ha inflitto una condanna ancora più pesante al Comune di Filottrano rispetto ai suoi colleghi (leggi l’articolo).
Ha accolto 63 dei 64 ricorsi in discussione, 52 dei quali patrocinati dall’avvocato Italo D’Angelo per conto di ricorrenti tutelati dal Comitato per il rispetto del codice della Strada. E ha inflitto all’ente locale il pagamento di 330 euro (più oneri e spese) per ciascun ricorso, oltre alla liquidazione dei 7.000 euro di nota-spese presentata dal Ctu (leggi l’articolo) incaricato di svolgere la perizia tecnica dallo stesso giudice Volpone. “I ricorsi sono stati tutti accolti con annullamento delle contravvenzioni e condanna del Comune alle spese di causa, onorari e della Ctu – conferma l’avvocato D’Angelo in una nota stampa- La sentenza ,di cui oggi è stata data solo lettura, recepisce sostanzialmente tutti i motivi di illegittimità da noi rilevati, motivi confermati dal sopralluogo effettuato dalla Polizia Stradale e disposto dalla Prefettura di Ancona nonché dalla stessa Ctu”.
Anche se il Comune di Filottrano, come sembra intenzionato a fare, appellerà le sentenze, le spese fissate dai giudici di primo grado sono provvisoriamente esecutive ed incideranno sul bilancio comunale 2017. A richiesta di chi si è visto accogliere il ricorso dovranno, infatti, essere liquidate non appena il provvedimento sarà pubblicato. L’importo ipotizzabile da versare solo per le cause di stamattina e la fattura del perito rischia di aggirarsi sui 30.000 euro. A questa somma vanno aggiunti quelli fissati dagli altri giudici per i primi 28 ricorsi accolti. Sulla complicata vicenda ora si attende la pronuncia della Prefettura.
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