La sensazione di irritazione e bruciore alla gola e agli occhi avvertita stamattina da un anziano degente in un stanza del quarto livello dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi e dalla sua badante ha fatto scattare l’allarme, poco dopo l’ora di pranzo di oggi. Alle 12.45 i vigili del fuoco jesini hanno iniziato i monitoraggi ambientali per la valutazione della concentrazione di sostanze organiche presenti nell’aria nel reparto, escludendo alla fine che si fossero verificate fughe di gas o di sostanze acide dalle apparecchiature o dai laboratori dell’ospedale.
Quando i pompieri sono arrivati il personale sanitario aveva già trasferito l’anziano in un’altra camera ma altri familiari di pazienti avevano manifestato gli stessi disagi anche se nessuno è dovuto ricorrere alle cure mediche. Dopo il sopralluogo accurato, non sono stati rilevati valori abnormi.
Per due ore i pompieri hanno scandagliato con le loro strumentazioni tutti i locali e le apparecchiature in dotazione alla Chirurgia breve; Pediatria e Neonatologia e degli ambulatori di Ostetricia. Ginecologia, e Neonatalogiapediatria, Oculistica, Odontostomatologia e Otorino per escludere sversamenti o fuoriuscite di qualsiasi genere di liquido o gas. E stato anche analizzata l’area del cortile sul quale si affacciava la finestra della stanza del paziente con l’irritazione, per appurare se si fosse scatenata qualche esalazione tossica originata magari dalla reazione chimica della pioggia sul terriccio arso da tanti giorni di sole.
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