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Scomparsa di Renata Rapposelli,
i Ris nella casa dei vicini dei Santoleri

INDAGINI - Dopo il sopralluogo di venerdì, i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma sono tornati a Giulianova per nuovi accertamenti. Questa volta, ad essere passato al setaccio è stato un appartamento attiguo a quello dove vivono i Santoleri, utilizzato dal figlio della pittrice come deposito di attrezzi edili

Renata Rapposelli

 

È durato circa 4 ore il sopralluogo dei Ris di Roma tornati per la seconda volta a Giulianova, nel complesso di via Galilei dove abitano Simone e Giuseppe Santoleri, indagati per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Renata Rapposelli, la pittrice scomparsa proprio un mese fa. I carabinieri, questa volta, non sono entrati nell’abitazione dei Santoleri, dissequestrata sabato, ma nell’appartamento attiguo per cercare le tracce di un presunto delitto. La casa passata al setaccio tramite gli strumenti più avanzati è di proprietà di una famiglia romana che si stabilisce sulle coste abruzzesi solamente per la stagione estiva. Attualmente, quindi, risulta sfitta e disabitata. Nell’ultimo periodo sarebbe stata utilizzata da Simone per riporre al suo interno alcuni materiali e attrezzi edili che aveva utilizzato per ingrandire la cameretta di suo padre Giuseppe. I militari, dalle 14 alle 18, hanno scandagliato ogni metro quadro dell’appartamento, peraltro non ancora ultimato, per cercare tracce di dna, reperti organici e i gli strascichi lasciati  da una presunta arma del delitto. Se Reny possa aver messo piede in quell’appartamento e se possa aver perso la vita là dentro lo diranno i risultati degli accertamenti.

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