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Hotel d’estate, casa di appuntamenti
d’inverno: nei guai
un albergatore anconetano

NUMANA - Il blitz dei carabinieri è scattato stanotte in una struttura ricettiva di Marcelli. Denunciato un 56enne per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di due sorelle 35enni di origine brasiliana. Sequestrati soldi, agendine con nomi di clienti e cellulari

Un albergatore di Marcelli di Numana finisce nei guai per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il blitz dei carabinieri nell’albergo delle vacanze trasformato in una casa di appuntamento è scattato stanotte. La struttura è gestita dall’anconetano O.R., 56 anni, già noto alle forze dell’ordine. L’arrivo degli uomini del maggiore Raffaele Conforti, comandante della Compagnia carabinieri di Osimo, ha permesso di accertare che l’albergatore favoriva e sfruttava la prostituzione di due giovani sorelle di origini brasiliane 35enni, con regolare permesso di soggiorno. All’atto della perquisizione le due donne sono state sorprese a letto con dei clienti nelle camere dell’hotel, dove i militari hanno rinvenuto anche diversi telefoni, rubriche telefoniche e circa 4.000 euro in contanti, tutti sottoposti a sequestro.

Le indagini svolte dai carabinieri, hanno consentito di appurare che l’hotel, che funzionava d’estate come struttura alberghiera per il turismo locale, era stato trasformato, nei mesi invernali e inizio primavera, in una vera e propria ‘casa di tolleranza anni 50’ con tanto di tariffario ad ore e per prestazioni varie, particolari e multiple, favorendo proficui introiti per l’attività illecita che con questo sistema (estate albergo – inverno casa per gli incontri a pagamento), secondo gli investigatori, si protraeva fin dal 2012, con sostituzione mensile delle lucciole, tutte comunque originarie dell’America latina. I carabinieri hanno così scoperto una lunga lista di clientela anconetana, in cui spiccavano i nomi di clienti di “pregio” tra cui noti dottori, avvocati ed imprenditori locali. Tutta la struttura alberghiera è stata sottoposta a sequestro. Le indagini proseguono e si attendono sviluppi dagli accertamenti che saranno espletati sui telefonini delle prostitute anche per quantificare l’attività illecita di guadagno e di riscontro alle liste dei frequentatori-clienti trovate in possesso dell’albergatore.

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