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Porta il cane sul bus,
l’autista gli ordina di scendere
e al terminal arriva la polizia

ANCONA - Attimi di tensione questa mattina alla fermata di piazza Salvo d'Acquisto, quando il mezzo della Conerobus è rimasto fermo per mezz'ora a causa di una diatriba scatenatasi tra il conducente e il padrone di un pastore tedesco che, stando alle testimonianze, non aveva ancora raggiunto la taglia da adulto. L'animale era salito con museruola e guinzaglio. Gli era stato anche pagato il biglietto, come da regolamento. Alle Brecce Bianche sono dovuti intervenire gli agenti per sedare la situazione

Foto d’archivio

 

Mette la museruola al suo cane, lo tiene al guinzaglio e, come da regolamento Conerobus, gli paga il biglietto per il viaggio. Sale sul mezzo e si accomoda sui sedili in fondo al bus fino a che l’autista non gli ordina di scendere. “Il suo cane è troppo grande” gli avrebbe iniziato a dire. “Ma non è vero, non ho mai avuto problemi sugli altri bus. Sono sempre salito” ha risposto il padrone dell’animale, un piccolo pastore tedesco che, stando alle testimonianze, non avrebbe ancora raggiunto la taglia da adulto. I toni si sono scaldati fino a che non è arrivata la polizia per sedare la situazione. La diatriba tra il passeggero e l’autista avvenuta questa mattina al terminal di piazza Salvo d’Acquisto ha tenuto fermo il bus per una buona mezz’ora. All’interno, una quindicina di persone, da una parte inferocite per il ritardo accumulato dal mezzo, dall’altra solidali con il padrone del pastore tedesco, alla fine costretto a scendere e ad aspettare un’altra corsa. Sono state le dimensioni dell’animale a far scattare la querelle, nata poco dopo le 9, quando al terminal è arrivato il bus diretto verso piazza Cavour. “Assieme ad altre persone – racconta una passeggera che doveva raggiungere il posto di lavoro – sono entrati un ragazzo di origine straniera con al seguito un piccolo pastore tedesco e sua sorella. Si sono accomodati in fondo al bus e il cane, dotato di guinzaglio e museruola, si è messo a dormire sotto un sedile. Era docile, non dava alcun fastidio. Prima di partire, l’autista si è diretto verso il giovane e gli ha detto di scendere subito perchè sosteneva che il cane fosse troppo grande e che avrebbe potuto reagire contro le persone in qualsiasi momento della corsa”. Ne è nata una discussione accesa. “Con tutti i passeggeri sbalorditi, perchè a noi quel cane non dava alcun fastidio e poi non era di taglia grande”. L’articolo 10 del regolamento Conerobus recita infatti che possono salire sul mezzo solamente animali di piccola taglia. Non vengono però specificate razze e dimensioni. A nulla sono valsi i tentativi del giovane di spiegare all’autista che con il suo pastore tedesco era già salito su altri bus senza alcun problema. Con lui, si è schierata la maggior parte dei passeggeri. A dare man forte all’autista è arrivato un suo collega: “Quando gli ho detto che stavamo accumulando ritardo e che c’era gente diretta al lavoro – continua la passeggera – mi è stato detto di scendere e prendere un altro bus che non mi avrebbe mai portato a destinazione”. Alla fine, vista la situazione che rischiava di precipitare, è dovuta arrivare una pattuglia delle Volanti, chiamata dal dipendente Conerobus. Dopo mezz’ora di sosta forzata, il bus è ripartito. Senza il cane e il suo padrone.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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