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Sequestrati e rapinati,
l’assalto dei ladri incappucciati
in casa: colpo da 100mila euro

SENIGALLIA - Notte da incubo a Scapezzano di Senigallia. Sotto la minaccia di essere uccisi i genitori ed il figlio hanno dovuto aprire la cassaforte con denaro, gioielli e valute estere

Foto d’archivio

di Talita Frezzi

Erano da poco passate le 21 di un sabato solo apparentemente uguale a tanti altri, per una famiglia originaria del nord Italia e trasferitasi a Scapezzano di Senigallia da circa un anno. Avevano investito i sacrifici di una vita per ristrutturare un vecchio casolare sulla strada del Trocco e trasformarlo in una deliziosa villetta con piscina, un po’ isolata e immersa nelle campagne. Ieri padre (74 anni), madre (61) e il figlio di lei, 31 anni, stavano guardando la tv. Era appena iniziato “Ballando con le stelle”. Il ragazzo è sceso al piano di sotto per chiudere le porte finestre blindate, ma mentre stava chiudendo gli infissi del locale adibito a lavanderia s’è trovato davanti un uomo incappucciato. Poi sono arrivati altri tre. Lo hanno colpito in testa con un bastone di legno, poi lo hanno immobilizzato e sono saliti al piano di sopra, dove moglie e marito stavano guardando la tv. Erano in 5, un commando in piena regola. Tutti con guanti e cappuccio a coprire il volto.

Hanno bloccato anche i due adulti, schiaffeggiando l’uomo e, sotto la minaccia dei bastoni (che per fortuna non hanno usato) hanno intimato loro di indicare dove si trovasse la cassaforte. Certi che in quella casa ce ne fosse una. Li hanno portati in camera da letto e sequestrati. Hanno spostato i mobili, buttato a terra i quadri, aperto tutti i mobili e le ante. Due banditi tenevano sotto scacco la famiglia, mentre altri due cercavano nelle stanze. Uno dei banditi è riuscito a trovare la cassaforte, nascosta in uno stanzino al pianterreno, ma non riuscivano a forzarla. Così, in un crescendo di tensione e di follia, li hanno minacciati di morte. “Vi uccidiamo se non ci date la combinazione”. Così la donna, tenendo per la sua vita e per quella dei suoi cari, s’è fatta avanti e ha rivelato la combinazione.

I banditi hanno rubato gioielli e ricordi di una vita, de sto contante e valute estere per un valore di oltre 100.000 euro. Poi i banditi hanno controllato che marito e moglie non avessero con sè cellulari o cordless per dare l’allarme, quindi li hanno rinchiusi in camera inchiavando la porta. Per assicurarsi la fuga, hanno anche rubato l’hard disk dell’impianto di video sorveglianza e la chiave della macchina, un suv Audi Q3 con cui sono scappati. L’auto, dotata di Gps, è stata abbandonata poco distante, lungo la Strada della Marina. L’hanno ritrovata i Carabinieri questa mattina. I banditi pur curando ogni dettaglio della cruenta rapina, durata comunque una manciata di interminabili minuti per le vittime, non si erano accorti che il ragazzo aveva il cellulare in tasca. È stato lui, quando era sicuro che se ne fossero andati, a chiamare il 112.
Sul posto i Carabinieri del Norm e del Radiomobile di Senigallia, oltre a quelli della Stazione. Immediate le indagini e le ricerche dei cinque rapinatori. Il ragazzo è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia e successivamente trasferito al “Carlo Urbani” di Jesi per approfonditi esami radiografici. Ha riportato un trauma cranico e diverse contusioni, per una prognosi di 15 giorni. Il cane, un cucciolo di 7 mesi, non è stato malmenato ma non è stato in grado di difendere i suoi padroni dalla furia dei banditi.

(servizio aggiornato alle 15.15)

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