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Spese elettorali dei candidati:
Mancinelli al top, Diomedi e Rubini low cost

ANCONA – Depositati i bilanci di previsione delle campagne elettorali, il sindaco uscente ha un budget di 49mila euro. Campagna ridotta all'osso invece quella del M5S: appena 2.500 euro di spese dichiarate per candidato sindaco e consiglieri comunali

I quattro candidati sindaco. In senso orario, in alto sinistra Valeria Mancinelli, Stefano Tombolini, Francesco Rubini e Daniela Diomedi

 

Spese per la campagna elettorale, i quattro candidati sindaco presentano i loro bilanci di previsione. Il sindaco uscente Valeria Mancinelli fa segnare 49mila euro di spese previste, mentre il premio del risparmio va a Daniela Diomedi: 2.500 euro in tutto di spese dichiarate, sia per la campagna del sindaco, sia della lista collegata di 32 candidati consiglieri del M5S. Dietro Mancinelli c’è il candidato di civiche e centrodestra Stefano Tombolini, con 14.900 euro di budget. La campagna in assoluto low cost è del sindaco del movimento civico Altra Idea di Città Francesco Rubini, che ha messo in conto 1.100 euro di spese, a cui  però si aggiungono i 7.448 euro di spese previste dai 32 candidati consiglieri della lista collegata Altra Idea di Città. Contando le intere coalizione, il centrosinistra di Mancinelli con 5 liste e lo schieramento di civiche e centrodestra di Tombolini con 6 liste, staccano nettamente gli altri. Ecco allora il dettaglio dei bilanci depositati in Comune: il sindaco uscente dichiara 6mila euro di spese di tasca propria, più 26mila euro di donazioni da conto terzi e altri 17mila euro di contributo dalle cinque liste collegate (6mila dal Pd, 2mila da Ancora per Ancona, 3mila dai Verdi, 3mila da Ancona popolare, 3mila da Centristi per Ancona) per un totale di 49mila euro. Di questi, la gran parte saranno spesi in stampa di manifesti e affissioni (25mila euro), poi c’è l’allestimento della sede (5.500 euro), eventi (3.500 euro), servizi per la comunicazione (4mila euro), radio, tv e multimedia (6mila euro), spese postali e telefoniche (4mila euro) e infine mille euro di cancelleria. Passando alle liste collegate al sindaco, il bilancio più pesante è quello del Partito democratico, che prevede 23mila euro di spese per i suoi candidati al Consiglio (di cui 24mila da fondi del partito e 5mila dai candidati), seguito dai 10mila euro previsti dai Verdi, i 1.500 euro di Centristi per Ancona, i 7mila euro di Ancora per Ancona e infine 4mila euro per Ancona popolare. Per lo schieramento di Tombolini, il candidato sindaco e la civica 60100 dichiarano spese per 10mila euro di stampati, 1.300 euro per la distribuzione, 800 euro per le affissioni, 1.300 euro per spot radio e tv, 1.500 di spese varie per un totale di 14.900 euro. A queste si aggiungono i 3.700 euro di spese previste da Forza Italia per i suoi candidati al Consiglio, i 2.500 euro di Servire Ancona, i 3mila euro di Fratelli d’Italia, i 3mila euro dell’Udc e infine i 5.520 euro di budget della Lega.

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