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Montanini: «Votate Francesco,
la speranza contro una politica
di bestie ed ignoranti»

ANCONA - Il comico a piazza Roma per chiudere la campagna elettorale di Altra Idea di Città. «Non è più questione di sfumature, c'è da scegliere cosa vogliamo essere bestie o esseri umani. È una lotta di civiltà». Con lui sul palco Monica Di Sisto, vicepresidente di Fairwatch. «Un'Europa diversa parte da città come questa. Città coraggiose»

La chiusura della campagna elettorale di Francesco Rubini di Altra Idea di Città con il comico Giorgio Montanini

 

 

Le note de “Il cielo è sempre più” ad esorcizzare le nuvole nere che incombono e minacciano pioggia e gli abbracci sul palco di piazza Roma cinto di rosso, chiudono la campagna elettorale del candidato sindaco di Altra Idea di Città, Francesco Rubini. A dare lo sprint finale, Giorgio Montanini, il “Nemico pubblico”, che come da suo stile, non ha usato eufemismi. «Non ci sono sfumature, dobbiamo scegliere cosa vogliamo essere, bestie o esseri umani? Non è più solo politica, ma è una lotta di civiltà − ha detto il comico fermano −. Sono qui per metterci la faccia e se posso portare un po’ di visibilità alla causa di questa lista, di questi candidati lo faccio volentieri. Non dobbiamo più nasconderci per questioni di convenienza. Io non lo mai fatto. Non ho mai nascosto il fatto di essere comunista e difendo le mie idee. Tutti − prosegue − dobbiamo farci un esame di coscienza, l’ignoranza è un alibi che è durato troppo a lungo che non può più reggere. Si tratta di scegliere − continua − se essere bestie o esseri umani. Dopo settant’anni abbiamo i fascisti al Governo insieme a populisti ignoranti, l’humus perfetto perché rinasca un vero partito fascista. Noi oggi godiamo di diritti per affermare i quali persone prima di noi sono morte. E allora non possiamo permetterci di fare i vigliacchi, col voto, ma anche fisicamente, contrastando i comportamenti che i leghisti hanno per esempio contro gli immigrati, altrimenti la mattina devi guardarti allo specchio e sputarti in faccia. Con quella storia lì abbiamo chiuso settant’anni fa. Quindi vi dico votate a sinistra − conclude −, più a sinistra che potete. Votate Francesco Rubini che rappresenta la speranza».

Parole rapide e dirette, per anticipare la pioggia. Poi il saluto di Monica Di Sisto, giornalista, vicepresidente dell’associazione Fairwatch. «Da 4 anni stiamo lavorando per un’Europa diversa. I sondaggi ci dicono che noi italiani abbiamo paura soprattutto di tre cose: dei nostri vicini, del futuro e dell’Europa. Ma se siamo qui oggi è perché non non abbiamo paura e per sostenere Francesco. Viviamo in un pianeta ed in un’era instabile ed abbiamo bisogno della politica che ci mette la faccia, competente, coraggiosa, intelligente. Nel 2019 ci aspetta una prova importante, siamo chiamati a cambiare l’Europa ed un’Europa diversa può e deve partire da città come questa».

Poi il microfono passa virtualmente al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, al suo messaggio di incitamento a Francesco Rubini, che più volte in questa campagna elettorale ha fatto riferimento al primo cittadino della capitale partenopea, uno dei sindaci “ribelli” a cui Rubini intende ispirarsi. Nel frattempo cade già qualche goccia, tutti sul palco, musica, abbracci, sorrisi ed i pugni chiusi al cielo.

(A. C.)

 

 

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