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Periferie, Emiliozzi (M5S): «Via libera
ai progetti più meritevoli. Gli altri?
Verificheremo la reale progettualità»

MILLEPROROGHE- La deputata marchigiana sostiene il provvedimento del Senato che congela per due anni i finanziamenti per i progetti di riqualificazione urbana dei Comuni classificatisi dopo la 24esima posizione del bando, ma libera l'avanzo di amministrazione per investimenti. Gli altri 71 progetti stoppati? «In ‘sosta’ rispetto al bando. Chi ha progetti seri e validi avrà il nostro supporto»

Mirella Emiliozzi

 

Eletta nelle Marche l’onorevole Mirella Emiliozzi del Movimento 5 Stelle entra nel merito del decreto Milleproroghe, e del tanto discusso Bando Periferie. Emiliozzi nel suo intervento mette in evidenza il valore del decreto votato al Senato e lancia una stoccata ai sindaci. 

«Con il decreto Milleproroghe – spiega la portavoce dei 5 Stelle alla Camera – per ora votato al Senato e in arrivo alla Camera a settembre, si dà finalmente una boccata d’ossigeno ai Comuni. Prima di tutto, vorrei sottolineare quanto sia importante andare a sbloccare gli avanzi di amministrazione: i Comuni potranno investire sul territorio le risorse che hanno in cassa, espandendo la spesa per gli investimenti. Investimenti che non sono stati possibili a causa del patto di Stabilità e del pareggio di bilancio, che hanno costretto i sindaci a subire tagli e ridurre i servizi essenziali. Questo riguarderà tutti i Comuni virtuosi. Sul Bando Periferie, – continua – abbiamo da subito avuto il nulla osta per i progetti più meritevoli, con punteggio superiore ai 70/100 (24 progetti), allo stesso tempo si tiene viva la graduatoria ma spostandone il finanziamento con risorse reali e spendibili (il Bando, con abile mossa pre-elettorale, finanziava solo metà), previa verifica dei progetti e secondo il principio di legittimità sancito dalla Corte Costituzionale. Diversi progetti del Bando Periferie, infatti, non erano pronti o erano inadeguati, e, inoltre, una sentenza della Corte Costituzionale ne aveva dichiarato l’illegittimità. I progetti più meritevoli andranno avanti. Per gli altri, si apre un periodo di ‘sosta’  per verificare la reale progettualità, evitare progetti di facciata, impedire quindi che si aprano cantieri che andrebbero poi fermati per progetti mal impostati».

Emiliozzi aggiunge: «Ad oggi, sarà possibile sbloccare per tutti i Comuni 140 milioni di euro per l’anno 2018, 320 milioni di euro per l’anno 2019, 350 milioni di euro per l’anno 2020 e 220 milioni di euro per l’anno 2021 attraverso un Fondo cassa che servirà per favorire gli investimenti delle città metropolitane, delle Province e dei Comuni, attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti. La possibilità di utilizzare l’avanzo delle amministrazioni non è cosa da poco, anzi: dopo anni di austerità, si possono rivalutare quartieri e dare servizi ai cittadini. Migliorare la qualità di vita percepita e vissuta».

Poi arriva la stoccata ai sindaci ‘polemici’: «Non abbassiamo la soglia d’attenzione sulle nostre città, parlo di quelle per ora in ‘sosta’ rispetto al bando. Chi ha progetti seri e validi avrà il nostro supporto». 

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