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Assalto in gioielleria, rimane
in carcere la banda di romeni:
“Non c’entriamo col furto”

ANCONA - Rimangono a Montacuto i sei banditi che giovedì notte hanno assaltato a colpi di mazze la Blue Spirit del Grotte Center. Gli arresti sono stati convalidati questa mattina dal gip al primo piano del tribunale. Per tutti l'accusa è furto aggravato in concorso

I sei romeni arrestati per il colpo alla gioielleria del Grotte Center

 

Arresti convalidati e misura cautelare del carcere. Rimangono tutti a Montacuto i sei romeni arrestati lo scorso venerdì dopo l’assalto alla gioielleria Blue Spirit del Grotte Center. L’udienza di convalida si è tenuta questa mattina in tribunale, ma i ladri hanno fatto scena muta di fronte al gip. Due di loro, Dascalu e Coman, però avevano fatto delle dichiarazioni ai carabinieri di Osimo subito dopo l’arresto. Ed entrambi avevano smentito il coinvolgimento nel colpo che è costato alla gioielleria circa 120 mila euro di danni. Dascalu, l’uomo pizzicato a bordo della Fiat Croma con altri due banditi dopo un inseguimento in A14, avrebbe detto di aver raggiunto l’autostrada dopo un ordine impartito da alcuni calabresi con cui il romeno aveva dei debiti di gioco. L’altro ladro, il 19enne Coman, era stato preso a Osimo stazione con altri due presunti complici. Ai carabinieri: “Mi sono trovato a Camerano per caso, dei connazionali mi avevano detto che c’era un lavoro da fare  e io mi sono spinto prima a Bologna, poi ad Alba Adriatica ed infine nelle Marche. Non sono neanche entrato dentro il centro commerciale”. Cinque componenti della gang sono difesi dall’avvocato Gabriele Galeazzi, mentre uno dal legale Matteo Bettin.

L’inseguimento in A14 e la fuga nei campi: così è finita in trappola la banda dell’assalto al Grotte Center

L’assalto notturno alla gioielleria fallisce: i banditi fuggono per campi

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