Un sabato di proteste. Gli animalisti ne hanno inscenate due con la stessa finalità: la salvaguardia dei diritti degli animali, anche di quelli che vivono negli allevamenti. La prima si è svolta stamattina a Senigallia davanti ai cancelli dell’impianto finito al centro dell’indagine per maltrattamenti sui maiali e uccisioni violente. La seconda manifestazione è stato organizzata nel pomeriggio a piazza Roma, in Ancona dove ad un banchetto informativo sono state raccontate quelle stesse atrocità denunciate ai carabinieri forestali. Una giornata intensa, quella di oggi. In mattinata una cinquantina di attivisti di Movimento Etico tutela animali e ambiente, di Avi e di Fronte Animalista New, provenienti anche da fuori regione, da Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto si è data appuntamento per un sit-in all’ingresso della ditta perquisita nelle scorse settimane dai forestali per chiederne la chiusura. Ad Ancona invece un gruppo di attivisti di ‘Essere Animali’, associazione impegnata nel rispetto della biodiversità che ha firmato l’esposto sull’allevamento degli orrori, ha organizzato un’azione dimostrativa per tenere alta l’attenzione sulla vicenda “ma anche per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione degli animali in tutti gli allevamenti – raccontano i ragazzi di Essere Animali – Abbiamo mostrato il video realizzato nell’allevamento di Senigallia ma anche altre immagini riprese in allevamenti di maiali italiani fornitori del prosciutto di Parma Sul nostro sito www.essereanimali.org c’è la petizione da firmare per chiedere la chiusura dell’allevamento degli orrori E ci sono le tante investigazioni che abbiamo realizzato negli ultimi anni”.
Maiali maltrattati, il video girato dai forestali nel capannone
Maiali maltrattati nell’allevamento: blitz dei carabinieri forestali (foto/video)
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