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Variazione di bilancio,
330 mila euro in più
per la gestione dei rifiuti

ANCONA - Il documento è approdato oggi in Consiglio comunale e tra i costi aggiuntivi compaiono anche i 190 mila euro di manutenzioni ordinarie e l'acquisto di un nuovo scuolabus. Critiche le opposizioni

 

 

Una variazione di bilancio da 1,2 milioni di euro da cui emerge che a pesare non poco sulle casse comunali è la partita dei rifiuti. Approdato oggi, ultimo giorno utile, nell’Aula di palazzo degli Anziani, il documento che fa riferimento al triennio 2018/2020 vede tra le maggiori spese proprio quella per il Contratto igiene, la voce più costosa dell’elenco, pari a 330 mila euro. Punto su cui si sono concentrate la maggior parte delle critiche da parte delle opposizioni. «Questa mattina – fa sapere l’assessora comunale Ida Simonella – abbiamo fatto un approfondimento riguardo al maggior costo per tonnellata di rifiuti conferiti alla discarica di Corinaldo per il trattamento. I costi sono stabiliti dal contratto di servizio e AnconAmbiente ce l’ha fissati dall’Assemblea Territoriale d’Ambito, ma da una prima relazione, che va certificata alla fine dell’anno, sembra che ci siano 1500 tonnellate di rifiuti indifferenziati in discarica, pari a 40 mila euro in meno che, se confermati, verranno recuperati sulla Tari del prossimo anno». L’impatto economico per una raccolta differenziata flop che non raggiunge il 65% fissato da norme statali e regionali, ha toccato il picco di 486 mila euro nel 2017, come riportato dalla sindaca Valeria Mancinelli lo scorso lunedì, durante un’altra seduta del Consigli comunale, rispondendo a due interrogazioni del Movimento 5 stelle, e si traduce in un costo maggiore del servizio rifiuti. Spesa aggravata anche, secondo quanto certificato dalla variazione di bilancio odierna, dalla manutenzione della discarica di Monte Umbriano, costata 80 mila euro, 45 dei quali dovuti all’aumento del percolato – con picco tra maggio e giugno – a causa della forte nevicata di febbraio. L’impianto è vecchio e si sta procedendo ad una ricognizione per verificare la necessità di ulteriori interventi.

Rifiuti a parte, altra voce cospicua della variazione spetta alle manutenzioni ordinarie, tra cui quella del mercato di piazza d’Armi, pari a 190 mila euro. Di questi, 50 mila euro sono messi a bilancio per la sistemazione dell’ostello di via Lamaticci e per il suo impianto elettrico e 20 mila euro per gli sfalci di alberi e siepi. Si parla inoltre di 80 mila euro per l’acquisto di un terzo scuolabus e 25 mila euro per interventi semaforici in prossimità di asili nido. 

La differenziata è un flop: al Comune 486mila euro di costo in più per lo smaltimento dei rifiuti

(Ma. Mar.)

 

 

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