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Querce abbattute a Pietralacroce,
opposizioni all’attacco
Foresi: «Alberi malati e pericolosi»

ANCONA - Due gli alberi abbattuti in via della Ferrovia, i 5 Stelle presentano un'interrogazione, Forza Italia chiede l'accesso agli atti per verificare l'iter. Risponde l'assessore alle Manutenzioni: «Tutto fatto secondo regola d'arte, abbiamo le relazioni tecniche». Nove i punti della città in cui sono previsti altri abbattimenti di vegetazione pericolante

Il punto di via della Ferrovia dove sono state abbattute le querce

 

Il Comune abbatte due querce a Pietralacroce, tra via della Ferrovia e via Pelliccia, e si scatena il polverone. Ad insorgere i gruppi di opposizione Movimento 5 Stelle e Forza Italia con il deposito di interrogazioni per avere spiegazioni in Aula e richieste di accesso agli atti per conoscere l’iter seguito da Palazzo del Popolo per procedere all’eliminazione degli alberi.

«Presi dalla frenesia natalizia in pochi si sono accorti che sono sparite due querce in via della Ferrovia e rumors, da verificare, dicono che altre cinque sono in pericolo − scrive in una nota la capogruppo dei 5 Stelle, Daniela Diomedi −. Perché? Questa domanda deve trovare risposta. Dobbiamo sapere se i nostri alberi sono immolati sull’altare del traffico veicolare oppure sacrificati per altri motivi − continua Diomedi −. Dobbiamo sapere se prima di abbattere due alberi che, per loro dna, sono destinati a sopravviverci per secoli, non siano stati effettuati interventi per accelerare il loro fine vita. Certo è che tolti questi due “ingombri” ora la carreggiata si potrà liberare, più alcun ostacolo in mezzo a via della Ferrovia per gli automobilisti. Proprio oggi ho depositato un’interrogazione a riposta scritta perché, chi ha deciso, spieghi i motivi di questa decisione». A far eco a Diomedi, Daniele Berardinelli, capogruppo di Fi. «Questa mattina ho inoltrato al Comune una richiesta di accesso agli atti per verificare l’iter dell’abbattimento di alberi protetti in via della Ferrovia. Ho infatti chiesto copia di tutti gli atti o documenti che hanno portato alla decisione del taglio delle querce presenti nelle aiuole stradali di via della Ferrovia nei pressi dell’asilo, comprese relazioni tecniche motivate, ordini di servizio e il piano di ripiantumazione compensativa. Dopo gli scempi che in altre zone della città hanno visto decimarsi specie protette − prosegue Berardinelli − come addirittura i pini della pineta del Passetto, in piena area del Parco del Conero senza la verifica preventiva dello stesso Parco, o la strage nelle vie Goito/Cavorchie, ora proprio dove inizia il territorio del Parco, vengono abbattute diverse querce. Sembrerebbe quasi che dove gli alberi hanno prodotto danni ai marciapiedi o all’asfalto, si sia scelto di abbatterli, senza alcun ritegno. Se invece − conclude il consigliere − “casualmente” proprio quegli alberi si ammalano, allora bisogna ripensare completamente alla manutenzione del verde ad Ancona, evidentemente non effettuata a dovere anche per le ridicole risorse che vengono messe a disposizione da questa amministrazione». 

Ad anticipare la risposta che darà poi in Aula, l’assessore alle Manutenzioni, Stefano Foresi. «Gli alberi abbattuti in via della Ferrovia – due e due soltanto, non saranno di più – erano malati e pericolosi, come si evince dalla relazione tecnica che ci è stata inviata. Qualsiasi intervento di abbattimento di alberi avviene dopo un’attenta analisi delle loro condizioni “di salute” e della loro pericolosità per persone e cose. Nel caso delle due querce − dettaglia Foresi − si trattava di due alberi in prossimità di due asili, l’Acquario e Babylandia. Il tecnico, ho la relazione sotto mano, li ha descritti “in pessime condizioni fito-sanitarie, cariate e pericolose. Qualsiasi notizia su altri abbattimenti in quella zona è falsa».

E Foresi sottolinea «per prevenire ulteriori inutili polemiche, che sono nove in tutto i punti della città in cui è stato deciso, sempre dietro relazione tecnica, di provvedere all’abbattimento di alberi malati e pericolanti. Tra questi: via Pontelungo dove c’è un pino che è stato definito “ricurvo su strada dove ha provocato sollevamento zolle”, via Flavia e via Bellini, ancora Torrette e la strada tra Vallone e Casine di Paterno. Nessuno − conclude l’assessore − prende alla leggera l’abbattimento del verde, ma è necessario anche garantire l’incolumità delle persone, ed in molti punti abbiamo comunque già previsto un piano di ripiantumazione».

(A. C.)

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