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«Se non paghi sfiguriamo tua figlia»,
coppia di fidanzati in arresto per estorsione

ANCONA - Da una settimana minacciavano la famiglia di una ragazza che si era rivolta a loro per comprare eroina, senza finire di pagarla. Di qui, il processo estorsivo perpetrato da una 23enne e da un 31enne marocchino. Entrambi sono finiti in carcere dopo un blitz della Squadra Mobile in un bar del Piano dove i due avevano appena preso una bustarella contenente 150 euro

Foto d’archivio

 

«Sfiguriamo tua figlia se non paghi», «Picchiamo anche il suo ex fidanzato». È questo il tenore delle minacce che un 31enne marocchino, in combutta con la fidanzata anconetana di 23 anni, avrebbe rivolto al padre di una tossicodipendente che aveva maturato un debito di droga di 150 euro. Proprio per farsi restituire i soldi, la coppia avrebbe preso di mira la famiglia della ragazza. A seguito delle prime richieste di denaro pervenute dallo spacciatore  il papà della decideva di incontrare personalmente il pusher per estinguere il debito della figlia e rompere ogni rapporto con l’uomo. La settimana scorsa i due si sono incontrati nei pressi di una pizzeria di Ancona dove è avvenuto lo scambio dei 150 euro. In quel contesto, il pusher marocchino aveva assicurato che non ci sarebbero state ulteriore richieste. E invece, nei giorni avvenire, marito e moglie hanno iniziato a ricevere da parte dell’aguzzino e della sua compagna numerose telefonate dal tono minaccioso. Tutte le telefonate erano finalizzate ad ottenere altro denaro quantificabile sempre in 150 euro, nonostante il debito rivendicato fosse stato già estinto.  Durante una conversazione del primo febbraio, l’aguzzino minacciava la vittima (il padre) dicendogli che, se non avesse pagato, avrebbe sfigurato la faccia di sua figlia tanto che non l’avrebbe più riconosciuta e che avrebbe picchiato anche il suo ex ragazzo. Altrettante telefonate di richiesta di denaro pervenivano anche da parte della complice dello spacciatore. La giovane pretendeva la somma di 50 euro dovuta, a suo dire, per un debito sorto tra lei e la tossicodipendente, sua ex amica. Ieri mattina, l’incontro tra il padre della ragazza e i due estorsori in un bar del Piano. Come c’è stata la consegna dei soldi – 150 euro – sono intervenuti i poliziotti della Squadra Mobile. Per la coppia è scattato l’arresto per concorso in estorsione. Lei – la stessa ragazza che a novembre 2018 aveva denunciato ripetuti stupri subiti da un nigeriano di 36 anni in un’abitazione di via Pergolesi – è finita nel carcere di Pesaro, lui a Montacuto.

 

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