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Autovelox San Biagio-Aspio:
al vaglio la possibilità di riaccenderlo

OSIMO - L'ipotesi, ventilata dal comandante della Pm ieri sera nel corso dell'assemblea di quartiere, mette in guardia il Comitato per il rispetto del Codice della Strada. Tra i problemi discussi dal sindaco Pugnaloni con i cittadini anche l'esubero di iscrizioni per la prima classe delle Medie, i monitoraggi per le esalazioni all'asilo 'Oasi dei Bimbi' e il progetto per una nuova viabilità della frazione

L’autovelox di via D’Ancona, tra le frazione di San Biagio e Aspio di Osimo, spento dal 2014 dopo la pioggia di ricorsi

Una migliore viabilità per San Biagio di Osimo, a partire dal bivio Gambone che resta pericoloso; il rebus della sistemazione della doppia prima classe delle Medie da sciogliere in attesa di realizzare il nuovo plesso scolastico con i fondi Miur. E ancora: i risultati dei monitoraggi su 25 aziende della frazione osimana per far luce sulla causa delle cattive esalazioni all’asilo nido ‘L’Oasi dei bimbi’ e poi la possibile riaccensione dell’autovelox posizionato sulla discesa di via D’Ancona. Si è discusso di questo e molto altro, ieri sera, nella affollata assemblea di quartiere della frazione osimana. Il sindaco Simone Pugnaloni (Pd) ha cercato di rispondere alle numerose domande poste dal pubblico di cittadini, alla presenza di un anfiteatro di avversari politici, come i candidati sindaco David Monticelli del M5S e Alberto Maria Alessandrini della Lega o le consigliere comunali Maria Grazia Mariani (Gruppo Misto) e Monica Bordoni (Liste civiche), Non sono mancati momenti di tensione quando la dialettica politica ha meno trionfato come quando si è tornati a parlare dell’asfaltatura di via San Giorgio, già discussa nella Sala Gialla.

Ruspe al lavoro sugli argini dell’Aspio (foto Giuseppe Baldoni)

L’assenza di un tecnico della Provincia non ha permesso di esaminare il progetto per ridisegno del quadrivio tra la Ss 361, via Montegallo e via Cole San Biagio. Un incrocio pericoloso, se ne parla da tempo, dove avvengono incidenti stradali e che, secondo i residenti, può essere migliorato. E’ in itinere anche la questione del presunto inquinamento all’asilo. Il sindaco ha annunciato che le indagini non si sono fermate e che si stanno monitorando 25 aziende della zona. I risultati però non sono ancora arrivati. Va definita entro la prossima estate, poi,  anche la questione dell’esubero di studenti iscritti alla prima classe delle Medie dell’IC ‘Bruno da Osimo’ di San Biagio. In attesa di costruire la nuova scuola, l’attuale plesso scolastico è in grado di ospitare solo un ciclo delle tre classi delle Medie. Dove saranno indirizzati gli altri ragazzini, è stato domandato, Gli amministratori comunali hanno fatto rilevare che la scuola di riferimento sarebbe quella di Osimo Stazione nonostante siano più vicine le scuole medie di Offagna e considerata l’impossibilità, almeno al momento, di istituire uno scuolabus di collegamento con il borgo medievale.

L’attraversamento semaforizzato di via D’Ancona, all’Aspio di Osimo (foto d’archivio)

Sul fronte sicurezza, sono stati illustrati i benefici della nuove spycam installate a San Biagio che permetteranno di controllare in rete con altre città, le auto con targa sospetta di passaggio. E’ stata però chiesta una presenza più assidua delle forze dell’ordine sul territorio e maggiore solerzia nel raccogliere le segnalazioni della cittadinanza.  Il sindaco ha anche annunciato che verrà illuminato l’incrocio davanti alla tabaccheria Mazzarini mentre il comandante della Pm di Osimo, Graziano Galassi, ha lasciato intuire che sarà rimesso in funzione l’autovelox istallato nella discesa dell’Aspio, oggetto di ricorsi e polemiche negli anni scorsi. La reazione del Comitato per il rispetto del Codice della Strada non si è fatta attendere e oggi pomeriggio, il portavoce, Giovanni Strologo ha subito rigettato al mittente la proposta.

I nuovi aspiratori accesi nell’asilo nido Oasi dei Bimbi di San Biagio

“L’autovelox di via D’Ancona è stato spento dal 2014 grazie alle azioni del Comitato. La cosa buffa che al comandante questa cosa non è andata giù. – osserva la nota del Comitato per il rispetto del Codice della Strada- Giusto per ricordare che l’amministrazione attuale nel 2014 dopo che il Giudice di Pace di Ancona aveva accolto il ricorso di un nostro ricorrente condannando il Comune anche al pagamento delle spese processuali di circa 500 euro. Ma il comandante e l’allora dirigente fecero appello presso il tribunale di Ancona incaricando il famoso legale del Comune spendendo 1200 euro. Poi nel 2018 in appello il giudice non poté entrare nel merito poiché il legale ‘sbaglio’ a presentare il ricorso. Quindi lo stesso giudice ha condannato il Comune di Osimo al pagamento di circa 600 euro di spese legali. Se consideriamo che la multa era di circa 250 euro, il Comune ha speso per i ricorsi più di 2000 euro. E ora chi paga? Pagano i cittadini osimani. Pertando attendiamo che si pronunci la Corte dei Conti. Non vedo l’ora che l’autovelox sia rimesso di nuovo in funzione” conclude il comunicato stampa. Nel corso della lunga serata di dibattito si è parlato anche dei danneggiamenti subiti da una ditta dopo la messa in sicurezza di un solo argine del fiume Aspio. L’acqua ha eroso l’altra sponda portandosi via circa 6 metri di terreno.

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