facebook rss

‘Tarocca’ il contachilometri
e vende l’auto su Facebook:
truffatore denunciato

OSIMO - Si tratta di un romeno residente ad Ancona che aveva 'scalato' almeno 70mila chilometri dalla vettura messa in vendita tramite il marketplace del social network. Vittima, un ragazzo di Castelfidardo che ha scoperto l'inganno solamente quando è andato in un'officina per far controllare il veicolo

Il commissariato di Ps di Osimo

 

Altera il contachilometri dell’auto e la vende sul marketplace di Facebook. L’acquirente si reca in un’officina e scopre che in realtà il veicolo ha 70mila chilometri in più rispetto a quanto dichiarato. Vittima del raggiro, un cittadino di Castelfidardo che per riuscire a rintracciare il truffatore si è affidato al Commissariato di Osimo. Il venditore è stato rintracciato e denunciato: si tratta di un romeno residente ad Ancona. Qualche mese fa, il fidardense aveva notato sul mercatino di Facebook un’auto che faceva al caso suo, con ottimo rapporto qualità/prezzo e 165mila chilometri all’attivo. A giugno, la decisione di acquistarla.  Subito dopo l’affare, tuttavia, il veicolo ha iniziato a dare parecchi problemi e l’ignaro acquirente si è recato in un’autofficina per i controlli del caso. Qui si è accorto che l’auto presentava un altissimo livello di usura, incompatibile con il chilometraggio dichiarato dall’ex proprietario al momento della vendita. L’uomo si è quindi rivolto agli agenti del Commissariato che, eseguite le indagini del caso, nei giorni scorsi hanno denunciato in stato di libertà un cittadino rumeno, residente ad Ancona da anni e regolarmente presente sul territorio nazionale per aver perpetrato la cosiddetta “truffa del contachilometri”. I controlli effettuati dagli agenti, infatti, evidenziavano che il cittadino rumeno aveva “taroccato” la centralina elettronica del veicolo, scalando circa 70000 chilometri da quelli effettivamente percorsi. Gli accertamenti sono stai effettuati anche consultando gli archivi della Motorizzazione Civile, dai quali è risultato che l’uomo aveva “truffato” anche nell’ultimo controllo sulla revisione, scalando moltissimi chilometri per indurre il personale addetto ai controlli in errore.  Le indagini, condotte dal Settore Anticrimine del Commissariato di Polizia, sono tuttora in corso per verificare se lo stesso proprietario, in passato, non avesse fatto il medesimo “giochetto” con i veicoli venduti precedentemente ad altri ignari ed incolpevoli acquirenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X