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Formazione e sviluppo:
nasce la Corporate Academy dell’Api
«Falconara cuore industriale del gruppo»

INAUGURAZIONE – Taglio del nastro con benedizione di monsignor Angelo Spina. È la prima academy aziendale nelle Marche creata da una società di queste dimensioni. La delibera di giunta regionale 254 ha stabilito il criterio per l'accreditamento per accedere ai 700mila euro dal Fondo sociale europeo

I presenti all’inaugurazione dell’Academy

 

di Martina Marinangeli

Porte aperte alla Raffineria Api. È stata inaugurata oggi, con tanto di benedizione dell’arcivescovo di Ancona ed Osimo, Monsignor Angelo Spina, la prima Corporate Academy – un laboratorio di formazione per dipendenti, fornitori e clienti, aperto anche ad aziende, partner culturali ed imprenditoriali, scuole ed università della regione – in contemporanea con l’Open day dedicato alle famiglie dei lavoratori, che dopo il tour nella raffineria hanno potuto trascorrere la giornata nel village allestito appena fuori dal sito industriale.
L’Academy avrà anche una sede a Roma, ma si è deciso di partire da Falconara – dove è attiva già da qualche mese – perché considerata «cuore industriale del gruppo, con la sua storica raffineria», come hanno sottolineato a più riprese il presidente del Gruppo Api, Ugo Brachetti Peretti e l’amministratore delegato Daniele Bandiera. «Giornate come questa sono importanti perché sottolineano il legame con un territorio in cui affondano le radici di un gruppo che è cresciuto senza dimenticare da dove viene», ha aggiunto Brachetti Peretti. Per ospitarla, è stata ristrutturata una palazzina, situata nella parte dell’impianto più vicina alla città. Qui si terranno gran parte delle attività di formazione sia dei dipendenti della raffineria che dei lavoratori del gruppo provenienti da tutta Italia. Ma la sede di Falconara si aprirà a tutto il territorio anche attraverso accordi con l’Università Politecnica delle Marche e Confindustria Marche. Presenti al taglio del nastro, oltre ai vertici del Gruppo, Giancarlo Cogliati, ad della Raffineria, Manuela Bora e Loretta Bravi, assessori regionali rispettivamente alle Attività produttive ed al Lavoro e Formazione, la sindaca di Falconara, Stefania Signorini, il presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, e il direttore generale dell’Arpam, Giancarlo Marchetti.

L’amministratore delegato della raffineria Api di Falconara, Cogliati

«La giunta regionale – ha sottolineato Bora – crede molto a questo progetto, tanto che nella delibera 254 di marzo 2019 è stabilito il criterio per l’accreditamento delle academy, permettendo loro di accedere ai finanziamenti del Fondo sociale europeo». Finanziamenti che per la partita ammontano a 700mila euro. Api è stata la prima ad accreditarsi, ma già altre due aziende del territorio avrebbero fatto domanda, permettendo così di dare avvio alla sperimentazione, sbloccando i fondi europei. Ruolo centrale è stato assunto poi dal tema della sostenibilità ambientale, ripetuto negli interventi di Longhi, Marchetti e della sindaca Signorini, che ha sottolineato come «Api sia una raffineria con un indubbio impatto sul territorio e l’auspicio è che questo polo fornisca una cultura condivisa sul tema della sostenibilità e dell’ambiente». Auspicio a cui risponde Cogliati: «la nostra raffineria, nel panorama italiano, è una delle migliori, se non la migliore. Arriveranno inoltre nuovi monitoraggi dell’aria che Api sponsorizzerà e siamo contenti che i nostri controllori (Arpam e Comune, ndr) siano qui, ma auspichiamo che comunichino alla popolazione anche quello che va bene».

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