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Autovelox, è guerra aperta
Il Comune: «Non è una trappola»
Assoutenti: «Serve a far cassa»

FALCONARA - Querelle sulle multe emesse dal rilevatore di velocità sulla Variante in funzione dalla scorso luglio. Per il comune la finalità è ridurre gli incidente, per l'associazione è quello di spillare soldi agli automobilisti. Nel frattempo, è anche partita una petizione online per togliere il velox o spostarlo

L’installazione del velox

 

Bufera sull’autovelox installato dal Comune di Falconara sulla Variante, all’altezza della Caffetteria, e in funzione dallo scorso luglio. I cittadini che hanno ricevuto le prime multe sono sul piede di guerra. Tanto che hanno lanciato ieri una petizione online per cercare di spostare l’autovelox o addirittura eliminarlo (ecco il link). A lamentarsi del rilevatore di velocità è anche l’associazione di consumatori Assoutenti che tuona: «l’autovelox è stato installato solo per far cassa». Tutto questo dopo i dati riportati dalla lista Insieme Civico, secondo cui giornalmente vengono emesse circa 800 sanzioni lungo la Variante. In due mesi, il Comune di Falconara avrebbe potenzialmente guadagnato oltre 2 milioni di euro. Stando all’Amministrazione guidata dal sindaco Signorini, «Il numero di sanzioni elevate dall’autovelox installato lungo la Variante è la prova che, in quel tratto di strada ad alto rischio di incidenti, la maggior parte degli automobilisti supera il limite di velocità previsto, che è di 70 chilometri orari. Nello specifico chi è stato sanzionato viaggiava a una velocità superiore ai 75 chilometri l’ora, dato che il dispositivo, come previsto per legge, ha una tolleranza di cinque chilometri. Un dato che è riportato chiaramente nelle notifiche delle sanzioni. Tra i multati, il 25 per cento (uno su quattro) viaggiava a una velocità superiore a 86 chilometri orari. Solo un terzo delle sanzioni riguardano persone residenti a Falconara». E ancora, rispondendo alle critiche di Insieme Civico: «L’autovelox è tutt’altro che una ‘trappola’, perché è segnalato con due cartelli ben visibili lungo la strada, così come è bene indicato il limite di velocità in vigore.  Chi è stato sanzionato ha semplicemente superato i limite di velocità, che non è stato il Comune a decidere, ma che sono stati fissati dagli enti competenti per garantire la sicurezza stradale. Anche il posizionamento dell’autovelox non è stato deciso arbitrariamente dal Comune, ma è stato dettato dalle norme in vigore che impongono di rispettare determinate distanze dagli svincoli. L’intento dell’installazione è sempre stato quello di indurre gli automobilisti a moderare la velocità e l’obiettivo è stato in parte già raggiunto: rispetto ai primi giorni di attivazione, il numero di sanzioni giornaliere si è drasticamente ridotto, quasi dimezzato. E’ passato da circa 800 a meno di 500 e probabilmente scenderà ancora dopo le prime notifiche delle sanzioni. Questo dimostra che l’effetto deterrente c’è stato. E’ importante rispettare le regole lungo quel tratto di strada, spesso teatro di incidenti che oltre a mettere in pericolo l’incolumità di chi viaggia, hanno contraccolpi pesanti per la viabilità».

Il sindaco Signorini

Sul caso è intervenuta Assoutenti, rappresentata dall’avvocato Manola Giorgini, che contesta l’ubicazione del velox sulla Variante: «Sono ormai alcune decine i pendolari, tra cui diversi dipendenti dell’Api, che si sono rivolti alla nostra associazione per vederci chiaro su una scelta decisamente contraddittoria e particolarmente penalizzante per gli utenti. Il dissuasore sta mietendo vittime ripetutamente proprio per effetto di una ubicazione più utile alla contestazione e quindi alle ragioni di bilancio che alla dissuasione di velocità e quindi alla sicurezza. Il tratto di strada in questione che è particolarmente scorrevole induce naturalmente gli automobilisti a marciare più speditamente proprio in prossimità della pendenza che aumenta gradualmente. Viceversa non si comprende come mai non si sia provveduto ad installare lo stesso dissuasore nel senso contrario in prossimità della Caffetteria, luogo arcinoto per incidenti e violazioni del codice della strada. Dobbiamo inoltre denunciare che le notifiche stanno arrivando agli utenti sempre in prossimità della scadenza del sessantesimo giorno da parte dell’Amministrazione e che tale prolungamento dei tempi non consente la preventiva presa d’atto della violazione in tempi utili per non essere ripetuta. È infatti indubbio che gli utenti , la gran parte dei contravvenzionati, stiano ricevendo sfilze di multe per la stessa violazione e per lo stesso tratto di strada proprio per una insufficiente pubblicizzazione dell’impianto. Tale precarietà induce infatti gli automobilisti a reiterare la stessa violazione. Assoutenti si sta già adoperando per raccogliere le istanze dei pendolari che quotidianamente percorrono lo stesso tratto di strada ed agevolare un azione Comune per verificare le caratteristiche tecniche del dissuasore ed il suo spostamento in zona più utile e consona».

(fe.ser)

Nuovi autovelox a Falconara: «Staccate 800 multe al giorno»

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