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Portonovo, un’estate da 74mila turisti
«Baia da preservare e conservare»

ANCONA - Il bilancio del Consorzio degli operatori: +5% di visitatori rispetto all'anno nero del 2016 e più 4% di spesa media. Nicolini e Guidi: «Occorre rilanciare un lavoro sinergico tra operatori e istituzioni per elevare ancora il tasso di attrazione»

Gli operatori del consorzio Baia di Portonovo

 

di Giampaolo Milzi

Quasi un boom il bilancio della stagione estiva appena conclusa per Portonovo, con 74mila visitatori (dati riferiti al 30 settembre da Assoturismo), un successo che vale un + 5% rispetto all’anno nero 2016 confermato dai dati in elaborazione che riguardano la prima parte di ottobre. A dar corpo a questo + 5, due fattori: l’incremento del soggiorno medio pari a poco meno di 4 giorni; la spesa media per frequentatore salita del 4%. Frequentatori in crescita dell’1% per la componente straniera (in prevalenza da Germania, Gran Bretagna e Belgio) che rappresenta circa un terzo di tutte le presenze. Un successo ancora più importante se si considera che la capacità di attrazione della splendida baia all’ombra del Conero segna una controtendenza rispetto a un trend nazionale che indica un calo dell’1,1 di presenze. Un quasi boom, perché per stabilizzare un’onda già lunga e virtuosa e farla crescere ancora ci sono ulteriori potenzialità da sfruttare, criticità da superare e molto lavoro da fare soprattutto per la realizzazione di un “sistema ricettivo di rete sei servizi” allargato alla città di Ancona e alle Marche, con un più incisivo piano strategico da parte di Comune e Regione. Preservare e conservare, i due verbi cardine del Consorzio che riunisce gli operatori della baia di Portonovo, (presenti al completo alla conferenza stampa di stamattina al SeeBay Hotel) che in questi anni si sono dati molto da fare per migliorare gli standard degli hotel (Un esempio? Tutti abilitati a ricevere ospiti con cani e gatti) e ad agevolare lo sforzo del Comune per l’abbattimento delle barriere architettoniche sulle spiagge.

«Preservare e conservare – hanno sottolineato Marcello Nicolini e Guido Guidi, rispettivamente presidente e membro del cda del Consorzio della Baia – sono riferiti a Portonovo come destinazione già riconosciuta di qualità, autentica e genuina per la sua unica conformazione paesaggistica e ricchezza naturalistica». Ma non basta «perché occorre rilanciare un lavoro sinergico tra operatori e istituzioni per elevare ancora il tasso di attrazione della baia definendo obiettivi comuni da centrare per superare varie problematiche frenanti un’ulteriore crescita, aspettiamo in tal senso anche il nuovo Piano particolareggiato per Portonovo dal Comune». Tra i servizi in rete da implementare, secondo il Consorzio, soprattutto i collegamenti del trasporto pubblico. Vero che Conerobus ha fatto molto in questo senso, ma non basta: le corse vanno prorogate oltre il 15 settembre, infittite ulteriormente a luglio ed agosto e assicurate anche di sera; inoltre vanno assicurati collegamenti bus con le altre località della Riviera del Conero e altre città di attrazione artistica a cominciare da Ancona e occorre istituire un servizio di “taxi boat”, magari anche a propulsione elettrica, per e dalle altre spiagge.

Quanto al tanto auspicato e ancora assente link via mare tra Ancona e Portonovo permane “lo scoglio” dell’inadeguatezza del molo di Portonovo per gli attracchi, dovuto anche ai bassi fondali. «Il Comune vorrebbe colmare questa lacuna – ha precisato il vicesindaco Pierpaolo Sediari – ma dobbiamo attendere il nuovo Piano costiero dell’ente Regione». Regione chiamata in causa da Nicolini e Guidi «anche per l’impossibilità normativa per gli albergatori di organizzare servizi veicolari navetta di giorno e di notte per gli ospiti, ciò sarebbe fondamentale per organizzare le escursioni in quegli altri centri di valenza turistica delle provincia e della regione già citati». Porte aperte dall’assessore regionale al Turismo Moreno Pieroni, che su questo punto ha promesso «una modifica abilitativa in occasione dell’imminente revisione del testo unico regionale che regolamenta il turismo». Altro tema critico, quello della sicurezza. E’ noto che l’unica strada di accesso alla baia, peraltro stretta, non può bastare per il passaggio in tempi accettabili dei mezzi di soccorso. Un servizio che, grazie anche alla sezione locale dell’Associazione nazionale salvamento, fa già miracoli, forte della sua attività di volontariato di Protezione civile che tramite un gommone che funge in pratica da 118 ha effettuato questa estate ben 32 interventi a mare e in terra, nonostante le difficoltà di raggiungere la battigia soprattutto nei casi di moto ondoso sfavorevole. Come seconda arteria di accesso alla baia può andar bene, una volta risistemato, il vecchio sentiero decenni fa utilizzato nel verde ma poi abbandonato, come ha verificato ulteriormente il Consorzio.

Una possibilità che Sediari ha tramutato in promessa. Dopo aver annunciato che l’amministrazione comunale «è avanti col progetto per riqualificare la piazzetta, pronta per l’estate prossima, e per la realizzazione nella stessa di un edificio che ospiti in modo efficiente la guardia medica (che purtroppo funziona solo dal 1 luglio al 30 agosto, ndr) e servizi di informazione turistica, una nuova opera quest’ultima per cui bisognerà aspettare un paio d’anni». Ancora Sediari: «La giunta comunale sta proseguendo gli studi per la messa in sicurezza della falesia, in particolare quella che interessa la chiesetta di Santa Maria ed è pronta ad un confronto sulla possibile necessità di rinascimenti». L’assessore Pieroni ha sottolineato come la Regione proseguirà nel biennio 2020-2021 nella sua grande attività di promozione della destinazione Portonovo, assieme alle altre turistiche delle Marche, già in atto da anni utilizzando fondi europei e partecipando con stand a manifestazioni turistiche anche all’estero. Inoltre ha assicurato che entro la prossima estate, grazie ad una collaborazione con il Comune, anche Portonovo come tutta Ancona godrà del servizio internet wi-fi banda larga. Infine, «sarà varato un bando di investimenti con agevolazioni finanziarie per quegli stabilimenti che presenteranno progetti di innovazione tecnologica» ed «entro il 2020 sarà cosa fatta la Ciclovia Adriatica che metterà in collegamento Portonovo, oltre che con Numana, Sirolo e Porto Recanati, anche con Camerano e Castelfidardo». E’ già realtà, ed ha operato con successo questa estate, il nuovo servizio sportello bancomat “evoluto” predisposto dal Banco Marchigiano-Credito Cooperativo, che ha registrato 1100 operazioni solo nel periodo 16-20 agosto, e rappresenta il primo step di un progetto di partenrship e sostegno al Consorzio e allo sviluppo economico della baia e delle Marche in evoluzione», ha rimarcato il direttore generale dell’istituto di credito Marco Moreschi.

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