di Giacomo Gardini
Tre mini spot per sensibilizzare gli automobilisti a guidare con attenzione e con prudenza, evitando comportamenti pericolosi per sé e per gli altri. E’ questa l’ultima iniziativa promossa dalla società Autostrade per l’Italia, in collaborazione con la polizia di stato, che ha coinvolto tre fortunati casellanti, per un giorno attori nei loro stessi panni. Tra questi, c’è anche Francesco Ragni, 48enne di Castelfidardo, dipendente al casello di Loreto Porto Recanati, in A14.
«Non capita tutti i giorni di finire sotto l’occhio della cinepresa – racconta – tanto meno sul proprio posto di lavoro». La società ha bandito un concorso tra i suoi esattori, alla ricerca dei tre papabili protagonisti dello spot pubblicitario, e Francesco ha subito alla chiamata. «Mi sono messo subito in gioco – spiega -. C’è stata una prima selezione a Roma, poi una a Milano: da 80 candidati fino ad arrivare a tre. Hanno scelto me, Emanuela, una collega di Roma, e Giacomo, da Milano. Quindi ad ognuno è stato assegnato un tema particolare». Il mini-spot, di cui Francesco è protagonista, è un focus sulla guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Nel video compare un guidatore alticcio che, sulla via del ritorno a casa dopo una festa, viene rimproverato dal casellante e si rende conto di aver caricato in macchina un perfetto sconosciuto.
«E’ stato tutto immediato – ricorda Francesco -. Ci hanno portato al casello di Vergiate, Milano, dov’era stato allestito un set a tutti gli effetti. Abbiamo girato dalle 16 alle 23: è incredibile quanto lavoro si nasconda dietro un solo minuto di spot, oltre ad una macchina organizzativa imponente. Non oso immaginare quando sia impegnativo girare un film intero». Ad Emanuela è stato assegnato il tema del mancato uso delle cinture e del seggiolino per bimbi, mentre il terzo video, con Emanuele, riguarda l’uso improprio del cellulare alla guida. «Una bellissima esperienza – dice Francesco – per uno dei temi che più sta a cuore alla società Autostrade: quello della sicurezza stradale. Mi sono divertito tantissimo: da ragazzo ho seguito corsi di recitazione, e probabilmente mi hanno scelto anche per questo, ma questo è tutta un’altra storia. Porto a casa con me un ricordo meraviglioso. Ora, sono tornato al mio lavoro. Sempre al casello, ma non sul set questa volta, con la speranza di aver contribuito ad una causa tanto importante».
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