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L’attacco di Altra idea di quartiere:
«Ctp inascoltati dall’amministrazione»

ANCONA – I rappresentanti del movimento hanno fatto il punto sull'andamento dei consigli territoriali di partecipazione, a 10 mesi dalle elezioni. «L’amministrazione non può e non deve dare la percezione ai cittadini di aver voluto e incentivato la partecipazione attraverso i ctp, perché questo non è realmente avvenuto»

 

 

Altra idea di Quartiere, braccio territoriale del movimento Aic che in Consiglio comunale esprime il capogruppo Francesco Rubini, ha denunciato la sordità dell’amministrazione alle istanze che arrivano dai Consigli territoriali di partecipazione.
«Dal 23 febbraio 2019, giorno in cui siamo stati eletti – scrivono in una nota i consiglieri dei ctp targati Aiq –, malgrado tutto il nostro zelo, abbiamo avuto, dopo molte adunanze e molti verbali redatti, la certezza che lo scopo nobile di promuovere la partecipazione dei cittadini viene sempre disatteso». Il gruppo accende i riflettori sul fatto che «in ogni Ctp dove operiamo, raccogliamo tantissime segnalazioni da parte dei cittadini che verbalizziamo ed inviamo all’Urp, ma puntualmente non abbiamo più notizia di esse. Spariscono in un buco nero, non c’è risposta alcuna neanche entro il termine legale dei 30 giorni». Secondo l’art. 8 comma 3 del regolamento, specificano i consiglieri, l’amministrazione comunale, in fase di elaborazione delle proposte relative ad atti fondamentali – quali piano regolatore generale e sue varianti, bilancio ed allegati allo stesso, come la relazione previsionale e programmatica, nonché a strumenti di valenza strategica per il comune – utilizza i Ctp come strumenti di consultazione. «Tutto ciò non si è mai verificato. I Ctp non sono stati consultati né informati sull’iter del bilancio di previsione. Ad oggi, tutto tace. Quando in Consiglio comunale si è presentato il progetto per la realizzazione di una nuova banchina crocieristica, e quello di un parcheggio multipiano nell’area dell’ex caserma San Martino, opere impattanti sia dal punto di vista paesaggistico che ambientale e che avranno ripercussioni soprattutto sulla qualità di vita dei residenti, nessuno dell’amministrazione comunale si è prodigato ad incentivare la partecipazione, nessuno ci ha chiamato o ci ha convocato». Altro motivo di aspra critica, il fatto che, dopo circa sei mesi dalla costituzione dei Ctp, il 14 novembre scorso sia stata indetta la conferenza dei presidenti, convocata dall’assessore alla Partecipazione, Stefano Foresi. «Benché non sia scritto o imposto da nessuna parte, la conferenza è avvenuta a porte chiuse, nel senso che l‘assessore Foresi ha provveduto arbitrariamente a chiudere le porte in faccia ai consiglieri comunali che volevano presenziare ed anche ai consiglieri territoriali stessi che non sono presidenti. Durante la conferenza, la nostra presidente al Ctp 1, Patrizia Santoncini, ha chiesto all’assessore come e quando i consigli territoriali verranno sentiti in sede di predisposizione di bilancio. Non c’è stata risposta. Non solo, ma non vi è traccia alcuna dell’intervento nel verbale. L’amministrazione non può e non deve dare la percezione ai cittadini di aver voluto e incentivato la partecipazione attraverso i ctp, perché questo non è realmente avvenuto. I consigli territoriali possono creare e incentivare la partecipazione dei cittadini, ma l’amministrazione si deve impegnare ad ascoltarli, a dar loro delle risposte che riguarderanno progetti ed impegni veri e reali. A noi che abbiamo sempre creduto nella partecipazione e nell’ascolto – concludono –, questa situazione imbarazza e disturba».

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