Aveva prestato per molti anni servizio prima come operaio comunale e poi come autista degli scuolabus. Quando mancava meno di un decennio per andare in pensione, era stato trasferito all’ufficio messi notificatori del Comune di Osimo. Tersilio Braconi è morto ieri all’età di 67 anni all’ospedale di Torrette di Ancona, dopo una malattia che non gli ha lasciato scampo. Una figura familiare per gli osimani, apprezzata dagli ex colleghi come dai cittadini-utenti che entravano in municipio e veniva accolti proprio da lui nel ‘piano nobile’ del Palazzo. Stamattina in tanti sono rimasti sorpresi e dispiaciuti alla notizia di questa scomparsa avvenuta prima del previsto. Un sorriso rassicurante, l’aria scanzonata e sempre con la battuta pronta, rispettoso degli altri e meticoloso nel suo lavoro, Tersilio, nativo di Filottrano, era un gentiluomo a modo suo, molto legato ai suoi affetti. Lascia la moglie e due figli che, in questi giorni di emergenza sanitaria per il Covid 19 lo saluteranno domani mattina, 20 marzo, alle ore 10.30 sul piazzale del Cimitero Maggiore di Osimo durante la benedizione impartita in forma privata dal sacerdote davanti a pochi intimi e prima della sepoltura. Anche il sindaco Simone Pugnaloni ha manifestato vicinanza ai familiari in questo momento di lutto e sofferenza. «A nome mio personale e di tutta la città – ha scritto il primo cittadino di Osimo – esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia di Tersilio Braconi, dipendente per una vita del Comune di Osimo che se ne è andato troppo presto. Autista, operaio e commesso, in ogni ruolo svolto portava con se sempre quel sorriso e quella disponibilita’ a che ti donava sicurezza. Grazie per il prezioso lavoro svolto per il nostro Comune. Un abbraccio».
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