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A Torrette impiantato
il pacemaker più piccolo al mondo
E’ il primo ospedale italiano a farlo

ANCONA - Si tratta di un dispositivo grande quanto una compressa e utilizzato per il trattamento di pazienti a rischio di morte con blocco atrioventricolare. Il dg Caporossi: «Non c'è più bisogno di viaggi fuori regione. Qui abbiamo di tutti e di più»

L’equipe degli Ospedali Riuniti

 

L’ospedale di Torrette è stato il primo in Italia, il terzo in Europa,  ad impiantare il pacemaker più piccolo al mondo in grado di garantire la sincronia atrioventricolare.  Ad annunciarlo con una nota stampa è stata l’azienda sanitaria degli Ospedali Riuniti.  L’operazione con la tecnologia Micra™️ AV è stata eseguita il primo giugno dal professor Dello Russo, noto elettrofisiologo divenuto di recente la guida della Clinica Universitaria di Cardiologia. Ha eseguito, grazie all’aiuto della sua equipe di medici e tecnici (dr. Gino Grifoni, dr. Manuel Antonio Conti, dr. Agostino Misiani, ing. Danila Contaldo), l’impianto in una paziente che rischiava la vita a causa di un disturbo del cuore (il blocco atrioventricolare AV), che non le permetteva di essere sottoposta a un altro intervento. Questo nuovo dispositivo, indicato per il trattamento di pazienti a rischio di morte con blocco AV, ha un decimo delle dimensioni di un pacemaker tradizionale.  «E’ veramente motivo di orgoglio constatare che la nostra sanità prosegue nelle attività di eccellenza nonostante la grave emergenza che ci ha visto tutti impegnati negli ultimi mesi. Siamo consapevoli delle grandi professionalità che operano all’interno del nostro sistema regionale – afferma il presidente Luca Ceriscioli – e questo è, ancora una volta, uno dei moltissimi esempi».

Un momento dell’operazione

«Le Marche – spiega il direttore generale Michele Caporossi – annoverano oggi tra le alte specializzazioni anche l’elettrofisiologia, che sempre di più dà risposte efficaci a pazienti complessi per i quali è sempre stata alta la propensione ai viaggi della speranza, specialmente verso il nord Italia. Oggi di questo non c’è più bisogno. Qui abbiamo di tutto e di più». Il blocco AV è una tipologia di blocco cardiaco in cui risultano compromessi i segnali elettrici tra le camere del cuore (gli atri e i ventricoli). Il pacemaker, ossia il più comune strumento per trattare i blocchi AV, ripristina il normale ritmo cardiaco. Storicamente il tradizionale pacemaker è impiantato sottopelle in regione pettorale e collegato al cuore grazie a dei fili chiamati “elettrocateteri”. Comparabile in dimensioni ad una compressa di vitamine, il prof Dello Russo ha scelto di utilizzare il dispositivo Medtronic Micra AV per la capacità di erogare terapia con un approccio mininvasivo. E’ una sorta di pacemaker invisibile, il Micra AV, che viene inserito dall’inguine del paziente e fissato con delle piccole ancore al cuore. Dal momento che il Micra AV non richiede elettrocateteri o la creazione di una “tasca” chirurgica sottopelle, le possibili complicanze relative a tasca ed elettrocateteri sono del tutto eliminate, così come qualsiasi traccia visibile del dispositivo stesso.

Il mini pacemaker impiantato

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