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Pd, summit ad alta tensione:
gruppo regionale contro segreteria
Ma il candidato resta Mangialardi

MARCHE 2020 - Nella riunione di oggi divisioni e polemiche per la scelta di confermare la candidatura del sindaco di Senigallia senza rivalutare un Ceriscioli bis. Il governatore ha comunque confermato il sostegno. Atteso per domani il sì anche di Italia Viva e Art.1

Luca Ceriscioli e Maurizio Mangialardi

 

di Luca Patrassi

La riunione del gruppo regionale democrat si è chiusa nel tardo pomeriggio di oggi come si era aperta: presa d’atto delle decisioni già assunte dal partito ma profonda irritazione per il metodo seguito iniziando dal non voler prendere minimamente in esame l’ipotesi della ricandidatura del governatore uscente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Il gruppo dem aveva chiesto che almeno si procedesse con un sondaggio per verificare l’andamento dei consensi per Ceriscioli e per Mangialardi ma appunto porte chiuse dal partito che, velocemente, ha chiuso ogni possibilità di discussione. Stasera al tavolo dell’incontro non si è presentato, per motivi personali, il segretario regionale Giovanni Gostoli ed è stato il vicesegretario regionale Fabiano Alessandrini a relazionare sulla questione candidato governatore. Alessandrini ha detto che la coalizione era d’accordo su Mangialardi e che domani anche Articoli 1 e Italia Viva firmeranno l’intesa già sottoscritta da altri movimenti. Diversi gli interventi polemici e di critica della procedura seguita: a proporre una riflessione sulla questione sono stati i consiglieri Micucci, Giacinti e Mastrolorenzi e gli assessori Cesetti e Sciapichetti. A chiudere le polemiche è intervenuto anche il governatore Luca Ceriscioli che ha espresso il suo pieno sostegno alla candidatura Mangialardi. Il candidato dunque è Mangialardi, restano le divisioni.

 

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