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Tau, va in scena l’amore senza confini
di Orfeo ed Euridice

SIROLO - L'appuntamento con la rassegna Teatri Antici Uniti è mercoledì sera nell’area archeologica I Pini in collaborazione con associazione CollegaMenti per Radici Festival 2020. Francesca Berardi e Filippo Mantoni racconteranno la presa di coscienza dell’assenza, il cambiamento e la rinascita nel viaggio di discesa agli inferi

l’area archeologica di Sirolo

 

 

Il TauTeatri Antichi Uniti – un fiore all’occhiello della scena nazionale, ventinove appuntamenti in quindici splendidi siti archeologici della regione Marche promossi da Amat, Regione Marche, MiBact i Comuni del territorio – offre anche un’occasione di valorizzazione dei tanti talenti del territorio marchigiano. Dodici proposte di teatro Made in Marche per diciotto serate di spettacolo a partire da mercoledì 15 luglio all’Area Archeologica I Pini di Sirolo – in collaborazione con Ass. CollegaMenti per Radici Festival 2020 – con Francesca Berardi e Filippo Mantoni in Assenza. Orfeo-Euridice tratto dal racconto di Valeria Parrella. «Assenza. Orfeo-Euridice – si legge nelle note della compagnia – è un canto a due corpi, due microfoni e due fari. È il nostro sentirci incompiuti dentro la nostra compiutezza, è la nostra ricerca di ciò che abbiamo perso, di ciò che eravamo, di ciò che avremmo voluto essere. È il nostro tentativo di accettazione del cambiamento, di adattamento. È una rinascita che deriva dalla perdita. È il vuoto che permette al pieno di esistere. È la ricerca di una chiave, di senso. È un viaggio di discesa nel punto più profondo degli inferi e di risalita per tornare a sé. È presa di coscienza dell’assenza. La perdita. Il vuoto. L’assenza.

Orfeo emerge dalle ceneri, si muove tra le ceneri e dalle ceneri prende vita la sua ricerca di Euridice, delle tracce dei loro dialoghi interrotti, di se stesso. Orfeo è solo. Orfeo è voce spezzata che diventa canto doloroso. Orfeo è un corpo vuoto che cerca la chiave per tornare ad essere pieno. Orfeo è incompiuto, mutilato. Orfeo è desiderio incessante di completarsi attraverso l’altra. Orfeo è tentativo di recupero, tra le pieghe della memoria, negli angoli di oggetti, negli strati di cenere, nelle forme dell’assenza. Orfeo è possibilità di accettazione, di riscoperta, di rinascita, di germoglio di nuove radici». Il Tau rispetta tutte le procedure di legge per il contenimento della diffusione del Covid previste dalla normativa vigente. Vendita biglietti (10 euro) on line su www.vivatcket.com. Biglietteria Area Archeologica I Pini 347 9237933, la sera di spettacolo dalle ore 18.30 ad inizio rappresentazione prevista alle ore 19.

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