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Dal 18 dicembre screening di massa,
pronti 700mila test nella Fase 1
«Marche prima regione in Italia»

COVID - La giunta regionale ha approvato la decisione di eseguire i tamponi rapidi gratuiti e su base volontaria. Si parte dalle città capoluogo. Il governatore Acquaroli: «In questo modo diamo la caccia al virus»

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Un test rapido

 

Screening di massa nelle Marche, al via dal 18 dicembre nelle città capoluogo. La giunta regionale ha approvato il progetto. Le Marche sono la prima regione in Italia a dare il via a questo tipo di controllo.

La giunta regionale ha approvato nel tardo pomeriggio di oggi il progetto di screening della popolazione marchigiana per la prevenzione del contagio da Covid. Le Marche sono la prima Regione a promuovere un’iniziativa di larga scala, dopo il progetto di screening diffuso eseguito nei giorni scorsi in Alto Adige. Si inizia dal 18 dicembre dalle città capoluogo di provincia (Ancona, Pesaro, Macerata, Ascoli e Fermo), a seguire le città con più di 20mila abitanti (Senigallia, Jesi, Osimo, Fabriano, Falconara Marittima, San Benedetto, Porto Sant’Elpidio, Civitanova, Recanati e Fano), e un target di popolazione di 698.651 abitanti, per poi proseguire a gennaio con la seconda fase, che coinvolgerà tutti gli altri comuni marchigiani con meno di 20mila abitanti, per un target di 819.749 cittadini.

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Francesco Acquaroli

«Prende forma questa operazione di prevenzione di massa che punta ad individuare, a tracciare e ad isolare il più possibile il virus – così il presidente Francesco Acquaroli –. Lo sforzo compiuto sarà notevole ma necessario per cercare di arginare gli effetti devastanti della pandemia sulla salute e la sicurezza dei marchigiani. È importante tutelare la tenuta della rete ospedaliera e della medicina del territorio e allo stesso tempo cercare di limitare e mettere in sicurezza il più possibile la società e l’economia dalle gravi conseguenze di questo ultimo periodo. È una sfida che va compiuta insieme con la disponibilità, la responsabilità e la collaborazione di tutti. Un ringraziamento a tutti quanti collaboreranno alla migliore riuscita dell’operazione».

Lo screening sarà gratuito e su base volontaria. Saranno utilizzati i tamponi antigenici rapidi, che con la facilità di esecuzione e la brevità dei tempi di risposta (15-30 minuti) garantiranno la possibilità di concludere lo screening diffuso in tempi brevi. Verrà coinvolto il personale dipendente dell’Asur con la partecipazione del volontariato della Croce Rossa, delle università, gli Ordini professionali, sindacati, la Protezione civile, le misericordie, l’Anpas, i medici specializzandi e gli studenti di scienze infermieristiche. Saranno allestite postazioni in ambito comunale dove verranno effettuati i test rapidi. Lo screening è aperto a tutti, basta avere più di sei anni. È aperto anche alle persone che soggiornano nei comuni individuati per motivi di lavoro o studio. I minori devono essere accompagnati da un genitore.

Sono escluse dallo screening le persone che hanno sintomi che indichino un’infezione da Covid e chi è attualmente in malattia per qualsiasi altro motivo, chi è stato positivo al Covid negli ultimi tre mesi, chi è già in quarantena o in isolamento fiduciario, chi ha già prenotato l’esecuzione di un tampone molecolare, chi esegue regolarmente i test per motivi professionali, i minori sotto ai 6 anni e le persone ricoverate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie comprese le case di riposo pubbliche e private.

 

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