Avrebbe tentato di strangolare la ex compagna con una corda: ex cuoco 59enne rinviato a giudizio con l’accusa di tentato omicidio. La prima udienza del processo si terrà il 2 marzo del 2023, a circa quattro anni dal fatto contestato. Una data che non è andata giù ad Alessandro Calogiuri, l’avvocato che assiste la donna vittima di violenza, una senigalliese di 54 anni che ha presentato all’ex una richiesta di risarcimento del valore di cento mila euro. «Farò istanza al presidente del tribunale – ha detto il legale – perchè il processo venga anticipato. Ritengo che reati come quello trattato commessi in danno di soggetti vulnerabili debbano avere una priorità di trattazione, altrimenti il rischio, umanamente inaccettabile, che corriamo è di lasciare vite sospese in un giudizio che non si sa quando verrà stabilito».
L’imputato, attualmente ai domiciliari per altra causa, è difeso dall’avvocato Andrea Natalini che, nel corso dell’udienza preliminare, ha mostrato al giudice una corda simile a quella che, secondo l’accusa, avrebbe stretto (nel luglio 2018, a Sirolo) attorno al collo della ex. Una corda così spessa, sostiene il difensore, che era impossibile tenere nascosta in tasca, come sostenuto dalla parte offesa. Il tentativo di strangolamento sarebbe avvenuto all’interno dell’auto condotta dal 59enne, all’apice di una litigata con la donna con la quale stava vivendo una relazione tormentata. La vittima si era liberata dalla presa delle corda puntando un ago contro la coscia dell’ex e poi sferrandogli un cazzotto sul volto. Il giorno dopo era andata al pronto soccorso. L’uomo è stato già condannato in via definitiva per i maltrattamenti inflitti alla 54enne: in primo grado aveva subito una pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione, ridotta in appello a 3 anni e mezzo. Oltre ai maltrattamenti, la condanna è arrivata per lo stalking ai danni dei figli della 54enne.
(fe.ser)
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