di Luca Capponi
Tanto tuonò che piovve. La doppia candidatura di Ascoli e Pesaro a “capitale italiana della cultura 2024“, ma soprattutto l’appoggio che la Regione ha dato (per ora, solo) alle cento torri supportandone ufficialmente la corsa (anche) attraverso le parole del presidente Acquaroli e dell’assessore Latini, ha creato non pochi malumori nella città di Rossini.
Da una parte c’è il vicesindaco (e assessore alla cultura) Daniele Vimini, che si dice felice di giocare una partita che “alza il livello qualitativo” ma al tempo stesso contesta quanto manifestato proprio dalla Regione.
«La nostra Amministrazione è incredula -dice Vimini-. Si tratta di un vero e proprio endorsement che non prende minimamente in considerazione il fatto che Pesaro avesse già annunciato la volontà di competere a questo importante riconoscimento, a dicembre in via ufficiosa, venerdì scorso in via ufficiale».
«Al di là della caduta di stile – continua Vimini – iniziamo a pensare che da parte della Regione ci sia la volontà di ostacolare Pesaro, a prescindere dal tipo di decisioni e opportunità che si presentano. Ci chiediamo quindi se lo stesso argomentato entusiasmo vale anche per Pesaro o altre candidature marchigiane che dovessero maturare. Ci auguriamo proprio di sì, al punto tale che abbiamo provveduto oggi stesso a mandare al presidente Acquaroli la nostra richiesta di sostegno. Anche se non avevamo capito si trattasse di una gara di velocità».
In attesa della risposta del governatore, l’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini (che fa parte della commissione ascolana che dovrà redigere progetti e idee per supportare la candidatura) ha precisato che «Da Pesaro non è arrivata nessuna richiesta ufficiale di sostegno, se ci perverrà saremo ben felici di dare il nostro appoggio».
A fare ulteriore chiarezza c’è anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, che ripercorre quanto accaduto negli ultimi mesi.
«Avevamo annunciato pubblicamente la candidatura già un anno fa, e da quel momento ogni giorno abbiamo lavorato facendo riunioni settimanali per cercare di andare avanti verso questa direzione -spiega-. Siamo andati poi in giunta perchè le pubbliche amministrazioni parlano per atti ufficiali, quindi abbiamo deliberato la candidatura per il 2024. Sempre attraverso un atto abbiamo richiesto alla Regione l’appoggio che poi ci è stato concesso».
«Accogliamo bene il fatto che dopo di noi si sia candidata anche Pesaro, la mia ambizione è che tutte le Marche possano contribuire ad essere unite -conclude Fioravanti-. Speravamo nel sostegno di tutte le città della regione, come abbiamo fatto noi lo scorso anno, però penso che la candidatura di Pesaro aumenterà il prestigio delle Marche. Ribadisco, non è di disturbo ma è arrivata dopo la nostra, e il fatto che vogliano seguire nostra volontà può dare valore; parteciperemo a una competizione nazionale importante in grado di avvalorare nostra regione perchè ci sono tante città importanti. Ascoli ha una ricchezza unica e ha tutti i requisiti per vincere la sfida».
“Capitale della cultura 2024”: Ascoli fa sul serio, sarà (anche) derby con Pesaro
Ascoli capitale della cultura 2024, ecco la commissione: ci sono anche Papetti e Gregori
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati