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Pub preda di recensioni false:
«Boicottati perché chiediamo
il Green Pass»

CAMERANO - E' successo al Mulligan's, locale citato nei gruppi Telegram dove si trovano utenti contrari alla Carta Verde e autori di feedback negativi, basati a volte su esperienze mai avvenute. Il gestore Andrea Caprari: «Sono commenti fasulli che non fanno altro che mettere in cattiva luce il nostro lavoro»

A sinistra, il messaggio social dei ‘No Green pass’, a destra la recensione negativa

Recensioni negative lasciate sui social, completamente inventate, solo perché per sedersi all’interno del locale viene chiesto il Green Pass. E’ il boicottaggio che ha subìto il Mulligan’s Pub di Camerano, che si è visto postare commenti ad una stella a seguito di pranzi fatti da fantomatici utenti. “Fantomatici” sì, perché il locale «è chiuso a pranzo da oltre 10 anni». L’ultima recensione è quella lasciata sul noto Tripadvisor proprio ad inizio settembre «ora rimossa grazie alle numerose segnalazioni arrivate dagli utenti – spiega il gestore Andrea Caprari -. Sono commenti lasciati da gente che non è mai stata nel mio locale ma che è a conoscenza del fatto che noi il Green Pass per stare all’interno, dobbiamo chiederlo. Queste recensioni false, non fanno altro che mettere in cattiva luce il nostro lavoro dato che possono essere lette da tutti».

Andrea Caprari, gestore del Mulligan’s Pub di Camerano

Caprari non ha mai scritto esplicitamente nel profilo Facebook del pub che il Green Pass viene richiesto ma, simpaticamente e per evitare che qualche cliente potesse andare convinto che tanto si sarebbe chiuso un occhio, ha postato «dei video dove con ironia – prosegue – avendo un cane Bovaro, gli chiedo se ha la Carta Verde per poter stare all’interno. In un altro video, dove sto con un fornitore e il tempo è brutto, gli faccio la stessa domanda: “Ce l’hai però il Green Pass?”. L’ho fatto – aggiunge – perché poi dispiacerebbe vedere clienti che non ce l’hanno e che pensano che li facciamo entrare ugualmente. Ciò ci metterebbe di fronte ad una situazione poco carina». Un modo simpatico dunque, e un approccio morbido, per far capire che siccome al momento questa regola esiste, i locali devono rispettarla».
La scoperta delle recensioni negative è avvenuta casualmente. «Un mio cliente – spiega – mi ha detto che su Telegram ci sono dei gruppi. In uno veniva citato anche il mio locale. L’amministratore o chi per lui dà delle istruzioni su come far boicottare i locali che richiedono la Carta Verde dicendo non di scrivere che “Qui viene richiesto il Green Pass”, ma postando recensioni nelle quali si riferisce di aver mangiato male, di aver pagato prezzi astronomici e via così. Tutte falsità».
Purtroppo non solo il Mulligan’s è finito nel mirino degli estremisti del No Green Pass perché «qui nella nostra zona – dice – ci sono altri 2 locali finiti nella loro trappola». I gestori di pub, bar o ristoranti già hanno dovuto superare un periodo nero e difficilissimo e di certo questo fenomeno di postare recensioni negative, che sta trovando piede pian piano in tutta Italia, fa solo male anche perché questi mesi servono soprattutto per rimboccarsi le maniche e non certo per trascorrere il tempo a controllare recensione per recensione e capire quali siano quelle vere e quelle inventate.

(Redazione CA)

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