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“L’anima del bene comune”,
un libro celebra Alfredo Trifogli
sindaco della ricostruzione

FILOTTRANO – Il volume, edito da Ecra e firmato da Vincenzo Varagona, sarà presentato giovedì sera al teatro ‘Torquis’

Alfredo Trifogli

 

In vista dell’anniversario della nascita di Alfredo Trifogli (22 settembre 1920), sindaco del terremoto di Ancona, senatore della Repubblica, fondatore dell’Università del capoluogo, giovedì prossimo, 23 settembre, alle 21.15, al Teatro comunale ‘Torquis’ di Filottrano verrà presentato il volume edito da Ecra “L’anima del bene comune. Viaggio nel Mondo di Alfredo Trifogli a cento anni dalla nascita” di Vincenzo Varagona. Filottrano rende omaggio a questa figura con un momento di riflessione e memoria che riassume la “mission” del protagonista: una vita spesa nel desiderio di veder crescere la sua comunità. Oltre all’autore, saranno presenti Arianna, figlia di Alfredo Trifogli, il sindaco di Filottrano, Lauretta Giulioni, il vice presidente della Bcc di Filottrano, Gabriele Morettini; con le testimonianze di Giancarlo Cappanera, ex allievo e promotore di iniziative in memoria di Trifogli, il prof. Alberto Niccoli, per l’Università Politecnica delle Marche e don Roberto Peccetti, già vicario diocesano.

«Il volume ha la prefazione di Marco Frittella, giornalista del Tg1, – ricorda in una nota l’Associazione culturale Alfredo Trifogli – e ricostruisce pagine di storia locale e nazionale: una di queste è relativa al terremoto del 1972 nel capoluogo marchigiano. Il modello di ricostruzione adottato da Trifogli fu portato ad esempio, nelle successive calamità, in Friuli ed in Irpinia, perchè l’allora sindaco, con carattere e capacità di iniziativa, riuscì a inventarsi una legge ad hoc per ottenere obiettivi che, a distanza di cinque anni, nel pur vicinissimo cratere sismico che abbraccia quattro regioni, ancora non appaiono vicini».

Il libro di Vincenzo Varagona

Trifogli fu anche un grande animatore culturale:« Era sempre Trifogli – scrive Frittella, – l’instancabile organizzatore, animatore, sostenitore, sollecitatore: senza di lui, senza il suo motore sempre acceso, non ci sarebbe stato tutto quel fermento che invece ci fu ad Ancona verso la metà degli anni ’70: dal Circolo all’Istituto Internazionale intitolato a Jacques Maritain, dall’Accademia Scienze Lettere e Arti, alla Galleria Puccini e tante altre cose». Il recente momento forse più emozionante è stato quando, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è intervenuto alla cerimonia per il mezzo secolo dell’Università Politecnica delle Marche, che al suo fondatore ha voluto dedicare uno dei suoi poli didattici, Montedago. Ebbene, fuori da ogni protocollo, proprio all’inizio della celebrazione, Mattarella ha voluto dedicare il momento a questo suo amico, suscitando una standing ovation in memoria di Trifogli, ricordando tra l’altro la grande amicizia anche con il fratello Piersanti, ucciso dalla mafia.

Un’altra pagina legata a Trifogli è la fondazione dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain, con una serie di appuntamenti nazionali promossi ad Ancona, che per anni è stata città capoluogo del movimento e che ha coltivato la memoria di questo grande pensatore dell’umanesimo integrale.«A trascinarlo – continua Frittella – era la passione più che il desiderio – pur legittimo – di una affermazione personale, che le sue proverbiali sfuriate erano considerate – quasi ammirate – come una sincerissima aspirazione a far bene, a costruire qualcosa, a cambiare in meglio la realtà delle cose; di più, come una giusta e furibonda reazione alla pigrizia, alla sciatteria, all’infingardaggine, ma anche all’incoerenza e all’incultura…perché il Professore era esattamente il contrario di tutto ciò. Lui apparteneva alla categoria dei bravi costruttori».

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