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Assume tecnico di laboratorio
senza green pass, l’Usr apre
procedimento disciplinare per il preside

OSIMO - Denunciato dall’associazione sindacale ‘Dirigentiscuola’ il caso di Angelo Frisoli, dirigente scolastico dell’Iis ‘Laeng Meucci’ di Osimo e Castelfidardo. «Ho applicato la legge e tutelato da ricorsi la pubblica amministrazione: non potevo non sottoscrivere il contratto con una persona che aveva una regolare nomina dell’Ufficio scolastico regionale e che ora è sospesa e senza stipendio perchè priva di certificato verde»

Il preside Angelo Frisoli

 

Accusato di ‘atti antidoverosi’ di aver assunto un tecnico di laboratorio  senza green pass seguendo la graduatoria del personale Ata dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, riceve un provvedimento disciplinare «per aver ottemperato a quanto comunicato dallo stesso Usr». La vicenda che mette sotto i riflettori il dirigente scolastico dell’Iis ‘Laeng-Meucci’ di Osimo e Castelfidardo, Angelo Frisoli, è accaduta a settembre ma solo ieri è stata resa nota da Attilio Fratta, presidente dell’associazione sindacale Dirigentiscuola, che ha già organizzato una manifestazione di protesta a sostegno del preside raggiunto dal richiamo  disciplinare. Si svolgerà a partire dalle ore 10.15 del prossimo 11 novembre davanti alla sede dell’Usr di via XXV Aprile, ad Ancona. Dopo la segnalazione del caso, il presidente di Dirigentiscuola si è subito confrontato con il direttore generale delle Marche, Marco Ugo Filisetti e anche con il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione per sottolineare l’errore nell’intepretazione dei suggerimenti ministeriali, offerti prima del riavvio delle lezioni durante una conferenza di servizio, e per chiedere «l’immediato annullamento dell’assurdo provvedimento»

«Avremmo voluto risolvere il problema con le buone maniere, ma di fronte all’indifferenza e al muro di gomma, se il provvedimento non sarà ritirato,  chiederemo le dimissioni dei responsabili denunciando il tutto alla Procura della Repubblica. Hanno sbagliato ma non vogliono ammetterlo» commenta Fratta in un comunicato sindacale ufficiale. Nei prossimi giorni Dirigentiscuola fornirà tutte le istruzioni per la mobilitazione. «Invito, soprattutto i dirigenti delle Marche e delle regioni limitrofe, a partecipare insieme alla task-force dei colleghi volontari pronti a scendere in piazza. – aggiunge Attilio Fratta – Non si può non reagire. Un dirigente con tutti i noti problemi connessi all’avvio di un anno scolastico difficilissimo, che deve barcamenarsi tra controlli di green pass, diffide dei non vax, assegnazioni di docenti, genitori legittimamente preoccupati, che stipula il contratto con il personale individuato dall’Usr non può essere sottoposto a un procedimento disciplinare per aver fatto il suo dovere. Il dirigente è colpevole di aver rispettato la legge e di aver provveduto a stipulare il contratto con personale individuato formalmente dall’Usr. Reo quindi di aver fatto il suo dovere e di non aver esposto l’Amministrazione ad un sicuro danno erariale del quale poi avrebbe dovuto rispondere al pari di quanti, non hanno stipulato il contratto con gli aventi diritto».

Il direttore dell’Usr Marco Ugo Filisetti

Sarà ascoltato in audizione dalla commissione disciplinare dell’Usr proprio la mattina dell’11 novembre il dirigente scolastico Angelo Frisoli, che è anche referente regionale di Dirigentiscuola. «Non potevo non sottoscrivere il contratto con questa persona che aveva una regolare nomina dell’Usr. – sottolinea al telefono il preside dell’Iis ‘Laeng Meucci – Una volta firmato il contratto di assunzione ho applicato il decreto legge 111/2021 che impone ai dipendenti della scuola di entrare dell’edificio con il green pass. Lui non ha mai voluto sottoporsi al tampone fin dal primo giorno di lezioni, è stato sospeso secondo quello che prevede il decreto (dopo 4 assenze ndr) e non gli viene corrisposto lo stipendio. Assumendolo ho anche tutelato la pubblica amministrazione perché se non avessi firmato quel contratto ci sarebbero stati ricorsi e in questo momento, date le circostanze, questo dipendente starebbe a casa ma con lo stipendio. Insomma avrei commesso un abuso, danneggiando la pubblica amministrazione». Angelo Frisoli sottolinea inoltre che i consigli ministeriali non sono stati sostanziati in alcuna disposizione scritta. «Non potevo basare la mia decisione sui consigli dati in una conferenza di servizio. – evidenzia- Ho dovuto applicare il decreto perché davanti al giudice conta la legge, non contano certo i suggerimenti. All’inizio anche io ho rivolto l’invito a questo collaboratore a sottoporsi al tampone per evitare problemi, ma è stato irremovibile nelle sue convinzioni. Il decreto legge però non impone il green pass per chi non è ancora dipendente della scuola e come preside non ho alcun potere o autorità per poter sanzionare o impedire l’immissione in ruolo a una persona che ne ha pieno diritto perché ha vinto il concorso. E lui era in una graduatoria ufficiale dell’Usr».

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