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Covid, è morto il 17enne
ricoverato in terapia intensiva

DRAMMA - Alessandro Emanuelle Pandele soffriva già di una grave patologia e non si era potuto vaccinare, poi si è scoperto che era anche positivo. Il giovane, che risiedeva a Montecassiano, era stato trasferito d'urgenza a Torrette, il suo cuore ha smesso di battere ieri sera

Alessandro Emanuelle Pandelle

 

Non ce l’ha fatta, se n’è andato ieri sera alle 22,30. E’ morto Alessandro Emanuelle Pandele, il 17enne di Montecassiano finito in terapia intensiva a Torrette. Il ragazzo, per tutti Emanuele, positivo al Covid, era stato ricoverato nei giorni scorsi all’ospedale di Ancona per l’aggravamento delle sue condizioni. Soffriva già di un grave patologia, quindi non si era potuto vaccinare, e prima di essere trasferito ad Ancona era stato ricoverato al pronto soccorso di Macerata. Era arrivato già in condizione critiche per via della patologia che lo affliggeva, tanto che era seguito da un equipe di medici, poi sottoposto al tampone era emersa anche la sua positività al Covid. Da qui il trasferimento nel reparto intensivo di Ancona, dove nonostante tutti gli sforzi dei medici, il suo cuore ha smesso di battere.

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L’ospedale di Torrette

Studente dell’Ipsia Corridoni, era figlio unico. La mamma è titolare di un negozio in via Roma a Macerata. Aveva praticato nuoto a buoni livelli fino all’anno scorso. «Era vitale e non faceva di certo fatica a fare amicizia. Era un buon nuotatore, fisicamente forte, vitale ed energico. In gara e in allenamento. E’ un enorme dispiacere la sua perdita. Gli volevamo tutti molto bene».

emanuele-pandele-e1641909612778-287x400 Mauro Antonini, responsabile di Centro Nuoto Macerata ricorda così Alessandro Emanuelle Pandele di Montecassiano. Tesserato della società, aveva smesso di praticare nuoto da circa un anno, dall’inizio della stagione scorsa ma aveva lasciato un ottimo ricordo nei suoi compagni e nello staff. «Oggi abbiano annullato l’allenamento – racconta Antonini – e comunicato la tragedia ai genitori dei nostri tesserati. In piscina sono tutti sconvolti, dal personale degli spogliatoi alla segreteria. Si costruisce un rapporto quando si nuota insieme due ore al giorno tutti i giorni, non oso pensare al dolore della famiglia. Noi abbiamo ricevuto messaggi di solidarietà da tutto il movimento regionale». Ed è proprio la Fin Marche a scrivere sulla sua pagina Facebook: «Il Comitato regionale Marche si stringe intorno alla famiglia del ragazzo in questo difficile momento, partecipando al dolore di quanti lo conoscevano meglio o lo avevano semplicemente incontrato, in vasca per gli allenamenti o in occasione delle gare».

(redazione CM)

(ultimo aggiornamento alle 14,30)

Covid, 17enne finisce in terapia intensiva

 

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