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Piano opere pubbliche della Regione:
«Per l’Anconetano oltre 49 milioni di euro»

IL CONSIGLIO regionale ha dato il via libera al Programma triennale 2022-2024. I consigliere leghisti Mirko Bilò e Chiara Biondi: «Tra gli interventi più importanti ci sono la realizzazione della palazzina funzionale alle emergenze sanitarie all’ospedale Profili di Fabriano e la riqualificazione della Cittadella di Ancona». Fondi anche per turismo, difesa del suolo e ammodernamento edilizio

La foce del fiume Musone a Numana

 

«Dalla regione oltre 49 milioni di euro per un programma di lavori pubblici che cambia passo alla provincia di Ancona. Particolare attenzione al patrimonio storico e a quello immobiliare pubblico, alla difesa del suolo e al rilancio economico della nostra terra. Interventi a tutto tondo dalla manutenzione, riqualificazione e messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici, dalla messa in sicurezza idrogeologica di fiumi e torrenti, fino alla realizzazione di ciclovie e collegamenti ciclopedonali».

Mirko Bilò

Commenta così il consigliere regionale della Lega e vicecapogruppo in Consiglio regionale Mirko Bilò, insieme alla collega consigliera Chiara Biondi, dopo il via libera da parte dell’Assemblea Legislativa delle Marche al Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2022-2024.

«Tra le opere più importanti ci sono la realizzazione della palazzina funzionale alle emergenze sanitarie derivanti da eventi calamitosi all’ospedale Profili di Fabriano e la riqualificazione della Cittadella di Ancona, patrimonio identitario del nostro territorio – sottolineano i due consiglieri della Lega – Ammodernamento anche del patrimonio di Comunità con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che erano più che mai necessari, sia sul fronte della messa in sicurezza sismica che della riqualificazione energetica, in ottica di efficientamento e sostenibilità ambientale».

Chiara Biondi

«Per il rilancio socio-economico del nostro territorio – aggiungono Bilò e Biondi – abbiamo previsto la realizzazione di opere strategiche come la Ciclovia turistica dell’Esino, una infrastruttura verde con cui intendiamo incentivare il turismo esperienziale, sempre più ricercato, e favorire la mobilità green, rispettosa dell’ambiente». A difesa del suolo sono previsti invece importanti interventi sugli argini dei fiumi Esino, Musone e Aspio che, con il Rio Scaricalasino, ricorda Bilò, sono stati responsabili di allagamenti che hanno causato ingenti danni. Fondamentale per l’entroterra fabrianese, sottolinea Biondi, l’intervento di messa in sicurezza dai fenomeni franosi del tratto di strada regionale dell’Eremo del Sasso in località Valleremita di Fabriano, molto atteso dai cittadini della zona per la sicurezza della viabilità.

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