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Alla Mole il Meeting delle Città Sane

ANCONA - Il 9 e 10 giugno esperti italiani e internazionali parteciperanno in presenza alla due giorni di appuntamenti dal titolo “La salute tra esperienza e innovazione: dalle buone pratiche alle nuove sfide”. Focus su alimentazione, stili di vita sani, clima e ambiente

La conferenza stampa di presentazione della due giorni alla Mole

 

La Mole con i suoi grandi spazi sarà la capitale della Salute italiana, da giovedì 9 giugno, sotto l’occhio attento dell’ Europa. Prima dei due open days dedicati alle visite specialistiche gratuite (“Prevenzione in Azione”, 11 e 12 giugno, a cura della Fondazione Ospedali Riuniti) il capoluogo ospiterà il 9 e 10 giugno il XIX Meeting nazionale Rete Città Sane-OM, un evento aperto a tutti, previa prenotazione, durante il quale verranno trattate trasversalmente tutte le macro e micro  tematiche attinenti la Salute.

Quest’anno l’ assemblea annuale della Rete, della quale il Comune di Ancona detiene la presidenza e il coordinamento nazionale per il quadriennio 2019-2023, vedrà dunque Ancona protagonista e soggetto co-organizzatore, grazie al forte lavoro messo in campo dall’Ufficio Città Sane del Comune insieme alla Rete Italiana Città Sane-OMS, associazione di Comuni che, unica nel panorama nazionale, gode dell’accreditamento presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità .

La Mole

Gli eventi che compongono il meeting – al quale hanno dato il patrocinio l’Istituto Superiore di Sanità, Federsanità e Confederazione Anci regionali- si rivolgono a professionisti, rappresentanti politici e cittadini, e sono, come si diceva, aperti al pubblico. Ripensare la salute dei cittadini come bene collettivo e risorsa da tutelare e migliorare, dopo la pandemia di Covid-19, a partire dalle città: questo sarà il filo rosso che guiderà la diciannovesima edizione del meeting che come ogni anno affronta delle tematiche specifiche dedicate allo scambio di politiche e buone pratiche in materia di salute tra le città aderenti. L’approccio proposto è quello multisettoriale e particolare attenzione sarà dedicata a equità, sostenibilità e responsabilizzazione individuale e collettiva.

«Dopo un lungo e impegnativo periodo di lavoro a distanza- spiega la presidente della Rete italiana Città Sane Emma Capogrossi- siamo felici di poterci ritrovare in presenza con i rappresentanti delle altre città, oltre 70- piccole e anche grandi, quali ad esempio Milano, Torino, Bologna, Modena, Palermo, e -da qualche mese anche Bari e Trento. Facciamo parte anche della rete europea con oltre 1450 Comuni e al Meeting di Ancona sarà presente la coordinatrice europea OMS Kira Fortune. In questi mesi abbiamo sottoscritto protocolli di intesa molto importanti come quella con il Ministero della Salute, con Federsanità, con l’Università e con Mind4Children per promuovere una Scienza servizievole che esca dai laboratori e aule universitarie, arrivando alle persone e e promuovendo conoscenza e prevenzione. La “città sana” non è quella che ha raggiunto il livello massimo di salute- aggiunge Emma Capogrossi- ma quella che, grazie al confronto con le altre città, si attiva costantemente per migliorare le proprie scelte in materia di salute e promozione di sani stili di vita. Una città che si muove guardando alla salute dei cittadini prioritariamente, salute che non è assenza di malattia ma un equilibrato mix di benessere psico-fisico- sociale. Coerentemente con gli obiettivi di salute fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Rete vuole intraprendere con i suoi partner una riflessione condivisa sul lavoro che le città sono chiamate a realizzare e su quanto sia già stato declinato nelle esperienze delle città aderenti alla Rete, costantemente impegnate nell’adozione di politiche attente alla salute delle proprie comunità».

La professoressa Daniela Lucangeli

Giornate ricche di contenuti, dunque quelle del 9 e 10 giugno alla Mole, nella prima delle quali dopo la sezione plenaria del giovedì cui parteciperanno autorevoli esperti nazionali e internazionali, alti dirigenti del Ministero e di Federsanità che interverranno sul programma dell’OMS, sul Piano di Prevenzione 2020-2025. Si terrà la lectio di una delle relatrici di punta della Rete: la prof.ssa Daniela Lucangeli docente di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova, ed esperta di psicologia dell’apprendimento e promotrice della Scienza servizievole, pioniera dell’insegnamento con empatia.
La prof.ssa Lucangeli- che ha svolto preziose conferenze online organizzate dalla Rete durante il periodo del lockdown- si è collegata durante la conferenza stampa di presentazione:
«Per me è un onore – ha detto – partecipare a questo esempio etico di una rete che agisce per i propri cittadini e si coordina guardando al futuro. Il futuro è questa interpretazione di una salute che parte dai cittadini e li mette al centro. Quello che cercherò di portare al Meeting è il passaggio dall’idea di malattia a quella di prevenzione, dal ti curo all’io ti sto accanto. Questo può fare una rete di comuni: far capire ai cittadini che il loro star bene è il fine delle istituzioni».

Il meeting riserverà poi tre sessioni pomeridiane parallele di approfondimento su temi legati ad alimentazione, stili di vita sani, clima e ambiente. Tra i panel, con il coordinamento dell’assessore al Piano Strategico, Porto e Mobilità Ida Simonella e con la partecipazione tra gli altri di Nathalie Roebbel di Urban Health WHO Ginevra- verrà dato spazio all’ambiente urbano e alla mobilità «
una occasione per noi amministratori di divulgare buone pratiche e buoni metodi- riferisce l’assessore – ma anche per verificarne l’applicazione, confrontandoci con altri Comuni e Regioni (Bologna, Lazio) e con i dirigenti dell’ Istituto Superiore Sanità, consapevoli che un terzo dell’inquinamento è prodotto dalla mobilità».

Il giorno seguente sarà dedicato soprattutto alla presentazione di alcuni progetti di prevenzione realizzati dalle città in modo da favorire lo scambio di esperienze virtuose per rispondere in modo completo e innovativo alle nuove sfide. Saranno assegnati gli Oscar della Salute 2020-2021, premi dedicati alle buone prassi a livello locale in materia di salute.
Durante la mattinata parlerà anche Ernesto Burgio, medico pediatrica e membro dell’ECERI, l’European Cancer and Environment Research Institute di Bruxelles, esperto di epigenetica e biologia molecolare.
Mentre l’epidemiologa Paola Angelini, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, porterà il suo contributo sulla lotta contro le arbovirosi – malattie trasmesse agli esseri umani da punture o morsi di animali come zanzare e zecche – spiegando cosa possono fare i Comuni per prevenire la trasmissione. Quello delle arbovirosi è un problema sul quale la Rete è impegnata con un progetto di formazione e partecipando a un tavolo tecnico promosso dal Ministero della Salute.

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