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Due platani avvelenati:
il Comune sporge
denuncia contro ignoti

FALCONARA - L'ente locale ha rilevato fori alla base del tronco degli alberi di 40 anni che sorgono all’inizio di via Bottego, nei pressi dell’innesto con via Baldelli. Buchi creati con il trapano per poi iniettatare una sostanza tossica che ha seccato le piante in poche settimane

 

Falconara registra il primo caso di avvelenamento intenzionale di alberi sul suo territorio, un triste primato che ha comportato la morte di due platani, piante di oltre 40 anni che sorgono all’inizio di via Bottego, all’innesto con via Baldelli. A darne notizia è il Comune di Falconara che ha sporto denuncia contro ignoti. «Per uccidere gli alberi sono stati realizzati grandi fori alla base del tronco, probabilmente con il trapano e all’interno è stata iniettata una sostanza tossica, che è stata in grado di seccare la pianta in poche settimane.- spiega l’ente locale in una nota – L’albero avvelenato ha trasmesso la sostanza tossica a quello vicino, in virtù di un fenomeno chiamato anastomosi: le radici dei due platani sono intrecciate tra loro e attraverso lo scambio di linfa il veleno è passato dall’uno all’altro. Il platano che ha subito l’avvelenamento diretto è ormai secco e pericoloso, perché potrebbe crollare e mettere a rischio l’incolumità dei passanti o danneggiare i veicoli in sosta. Per questo il Comune ne ha già disposto l’abbattimento. L’altro albero non è ancora pericolante, ma purtroppo è stato giudicato ormai irrecuperabile e dovrà subire la stessa sorte. Entrambe le piante sono state esaminate dal personale dell’ufficio Ambiente e dall’agronomo Riccardo Frontini, che hanno constatato il danno ormai irreversibile, dato che non ci sono strumenti per impedire che il veleno si diffonda una volta iniettato».

Non è chiaro il motivo dell’avvelenamento. Il platano produce piccole infiorescenze di forma sferica e una leggera peluria che però non provoca particolari allergie. Non è una pianta sempreverde, ma la perdita di foglie è comune a tante altre specie, quindi non si spiega tanto accanimento. L’ufficio Ambiente del Comune ha denunciato l’accaduto alla polizia locale di Falconara: gli agenti stanno cercando testimonianze ed eventuali filmati per risalire al responsabile dell’incredibile gesto. L’amministrazione comunale, in ogni caso, ha già acquistato due platani che andranno a sostituire quelli uccisi. Saranno piantati in autunno, quando è favorito l’attecchimento. «Abbiamo deciso di piantare altri due platani – dice il sindaco Stefania Signorini – per mandare un duplice messaggio: da un lato condanniamo fermamente questa terribile azione, dall’altro ribadiamo la volontà di ripristinare e incrementare il patrimonio verde della città, sulla scorta di una linea intrapresa a inizio mandato».

I fori prodotti sul tronco del platano

«Quanto agli interventi per incrementare il verde, in occasione delle edizioni della festa dell’albero sono state piantumate centinaia di nuove piante al parco Robinson con la collaborazione delle associazioni e dei bambini delle scuole, sostituite 70 essenze abbattute in zona centro nel corso degli anni precedenti, piantati nuovi pini al posto di quelli pericolanti che sorgevano lungo via Gobetti. – conclude il comunicato – Nuovi alberi, fiori e siepi sono stati piantati al parco Kennedy in occasione della ristrutturazione, così come al Balcone del Golfo. Con l’iniziativa un albero per ogni nato sono stati inoltre piantumati 150 alberi tra Castelferretti e Palombina Vecchia, mentre sono stati creati boschi urbani a Castelferretti, in via Castellaraccia e via Marconi, questi ultimi due con essenze antismog. L’attenzione al verde è testimoniata anche dalla predisposizione del ‘Piano del Verde’ che sarà completato entro l’autunno».

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