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Caos Pd, Morani ci ripensa:
«Sono a disposizione»
Ma il collegio è andato a +Europa

ELEZIONI - Dietrofront della deputata dem che ieri aveva annunciato in polemica di voler rinunciare alla candidatura: «Tutti mi hanno detto che non posso rimanere in panchina». Il cambio di rotta inguaia ulteriormente il suo partito che aveva già ceduto agli alleati il collegio uninominale della Camera di Pesaro

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Alessia Morani

 

di Luca Patrassi

Adesso sono due i candidati nel collegio uninominale della Camera di Pesaro per il centrosinistra. Uno, nessuno o? Il Pd ha sì presentato per primo le liste elettorali ma sta rischiando di scrivere una commedia non pirandelliana, la si direbbe grottesca. Il giallo è centrato sul collegio uninominale della Camera di Pesaro dove il segretario nazionale Enrico Letta ha piazzato la deputata uscente Alessia Morani, due legislature alle spalle che avrebbe però gradito una candidatura blindata nei listini proporzionali senza dover subire l’onta del giudizio nominativo dei suoi elettori. Nella notte dei fuochi di Ferragosto la lista del Pd è stata salutata dalle polemiche e tra queste quella della Morani che ha addirittura detto di essere stata candidata nella sua Pesaro a sua insaputa e di rifiutare simile collocazione.

Non solo Letta non sembra sia rimasto sconvolto dalla critica della già renziana Morani, ma l’unico effetto prodotto dal no della Morani – oltre alle critiche piovute sulla stessa Morani – è stata la corsa dei “cespugli” della coalizione ad occupare il pur interessante (per il centrosinistra) collegio di Pesaro. Prima ha tuonato Gianluca Carrabs che ha reclamato per sé quel collegio, poi in realtà l’accordo è stato raggiunto con la cessione della candidatura nel collegio di Pesaro a un esponente di +Europa, nella fattispecie Giordano Masini, romano di 51 anni, sposato, due figli, imprenditore agricolo. Ma mentre a Roma si decideva di destinare il collegio a +Europa, la deputata uscente Alessia Morani pubblicava un post in cui si dice colpita dalle tante- a suo dire – manifestazioni di stima e dunque di essere disponibile. Solo che a questo punto i candidati sono due, troppi.

Uno, nessuno o due? Potrebbe essere lo spunto per una telenovela estiva, ma le liste vanno presentate tra pochi giorni e dunque il nodo dovrà sciogliersi per forza. Adesso cosa fa il Pd? Lascia anche il secondo seggio di Pesaro alla coalizione? Lascia a casa definitivamente la Morani? Ritocca la lista del proporzionale? Ecco comunque l’ultimo post di Alessia Morani che ha dato il via al giallo estivo:  «Ho ricevuto nelle ultime 24 ore una marea di telefonate e messaggi di persone che mi hanno manifestato un enorme affetto e stima. Sono francamente molto colpita da questa mobilitazione e non posso rimanere indifferente all’appello che mi viene rivolto. Tutti mi hanno detto che non posso rimanere in panchina nella partita più importante che dobbiamo giocare per il nostro paese.  Sono una che combatte e non si spaventa anche di fronte alle battaglie difficili. Sono, perciò, a disposizione della nostra comunità politica».

 

Candidature Pd, volano gli stracci Morani: «Non intendo accettarle»

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