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Strade chiuse e traffico
su via San Giorgio: «Da privata
trasformata in viabilità primaria»

OSIMO - FdI torna a farsi portavoce dei malumori dei residenti che vedono transitare mezzi pesanti sull'asfalto dissestato dopo la deviazione per i veicoli da via Colle San Biagio e come percorso alternativo alla Ss 361, a senso unico alternato per la frana. Sulla questione smottamento la capogruppo delle Liste civiche chiede di convocare un Consiglio di Quartiere per l'imminente stop al transito lungo quel tratto di via D'Ancona

La deviazione verso via San Giorgio

 

 

Fratelli d’Italia Osimo torna sulla questione irrisolta di via San Giorgio, nella frazione di San Biagio.«Non è servito l’accorato appello inviato all’Amministrazione comunale dai residenti di via San Giorgio. – sottolinea in una nota il circolo cittadino di FdI – La questione è presto spiegata: la strada è di proprietà privata, pertanto, i residenti, da sempre, sostengono a proprie spese i costi per la manutenzione e ne sono unici responsabili in caso di incidenti o altri eventi pericolosi che possono verificarsi sulla stessa. Nel 2012 l’Amministrazione comunale aveva predisposto tutto quanto necessario per sottoscrivere gli atti di trasferimento ed acquisire la strada; procedimento che, senza alcun motivo e senza minimamente informare, si è inspiegabilmente interrotto».

Il traffico dei mezzi pesanti su via San Giorgio

Nelle ultime settimane, però, il carico degli automezzi è aumentato esponenzialmente a causa di due eventi straordinari. «Il primo – elenca Michela Staffolani, coordinatrice di FdI Osimo – ha riguardato la necessità di chiudere una corsia, franata per eventi calamitosi, della Ss 361; il secondo la chiusura di Via Colle San Biagio per effettuare i lavori di manutenzione in vista della Tirreno Adriatico. In questa ultima circostanza la viabilità è stata deviata su via San Giorgio, dove sono transitati anche grossi camion. Ora, anche alla luce del fatto che la Ss 361 resterà chiusa per almeno 3 settimane, i cittadini sono tornati a chiedere a gran voce che il trasferimento sia portato a termine e che l’amministrazione Comunate si occupi di ripristinare le condizioni del manto stradale. I residenti non possono pagare le scelte dell’Amministrazione comunale che, arbitrariamente e con assoluta negligenza, ha trasformato una strada privata in una strada a viabilità primaria».

La frana al margine della Ss 361, sulla salita/discesa dell’Aspio-San Biagio di Osimo

Sulla questione dell’imminente interdizione al traffico sulla Ss 361 per tre settimane, utile a completare i lavori di ripristino dopo la frana, sono tornate anche le Liste civiche. «Il sindaco Pugnaloni assume decisioni in totale autonomia anche quando si dovrebbe procedere con scelte condivise, come nel caso della chiusura della strada Aspio/San Biagio – critica in una nota  Monica Bordoni, capogruppo in Consiglio comunale per le Liste Civiche – Si tratta di una decisione improvvida totalmente priva del necessario coinvolgimento dei cittadini, presa senza prevedere un Consiglio di quartiere preventivo ed urgente che avrebbe consentito un confronto serio sulle azioni da intraprendere ed avrebbe incentivato soprattutto i cittadini ad una collaborazione efficace – prosegue – Chiudere quella strada così transitata, di collegamento con Ancona significa mettere gli stessi cittadini di fronte ad una forte criticità, anche se i lavori terminassero prima dei tempi. E’ una strada primaria di collegamento e alla sua chiusura non segue alcuna alternativa, non sono state indicate strade diverse di percorrenza. Un fatto assolutamente grave ma che non ci stupisce. Del resto la questione trasporti è una ferita aperta per Osimo. Esiste un problema di trasporto pubblico locale, di pulmini scolastici? Quali soluzioni sono state adottate sino ad ora? L’amministrazione ha compiuto una politica davvero miope, non si è investito in infrastrutture ed oggi il risultato è che ci ritroviamo a percorrere strade di collegamento non idonee a supportare un traffico così elevato e pesante. Il problema – aggiunge Bordoni – resta serio, ed una riunione di consiglio di quartiere, non organizzata sino ad ora dal sindaco, è a mio avviso d’obbligo affinché ogni residente possa contribuire alle decisioni dei luoghi in cui vive o che frequenta. Sarebbe un esempio di partecipazione democratica, un punto cardine di ogni amministrazione che abbia a cuore il bene comune. Pertanto rivolgo un invito immediato – conclude la capogruppo delle Liste civiche – al presidente del Consiglio di quartiere di San Biagio a convocarne uno urgentemente per affrontare una situazione che è e sarà molto delicata da gestire». Richiesta che anche la presidente del Consiglio di Quartiere, Federica Secchiarioli, ha già formalizzato all’Amministrazione comunale.

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