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Eventi estivi alla Mole,
il Comune è al lavoro,
per sbrogliare la matassa

ANCONA - Interlocuzioni sono in corso con la ditta appaltatrice dei lavori per dare priorità alla ristrutturazione del ponticello che conduce al Lazzabaretto. In seconda battuta si pensa di aprire le altre porte che conducono ai chioschi. Nelle intenzioni dell'amministrazione c'è anche l'idea di salvare la stagione di 'Cinema Arena'

Lazzabaretto alla Mole in una foto del 2019

di Antonio Bomba

La giunta comunale corre contro il tempo con la speranza di poter organizzare eventi estivi alla Mole e salvare il salvabile, compatibilmente con le attività di cantiere previste nella struttura ideata da Luigi Vanvitelli.

Lazzabaretto e Cinema Arena sono le attuali priorità. Entrambe sono infatti due attrazioni quantomai popolari e a cui tutti sono molto affezionati, tanto da essere entrate a tutti gli effetti nel costume degli anconetani. Anche per questo, per l’attuale amministrazione, queste attività, come le associazioni che vi sono dietro, svolgono un lavoro e un compito quantomai utile e gradito. Ma non è escluso che altri eventi e iniziative, se sarà possibile, avranno luogo all’ex Lazzaretto. Resta tuttavia ferma la volontà espressa sin dalla campagna elettorale di portare quanti più spettacoli possibili nelle piazze della città e in luoghi ritenuti particolarmente idonei e suggestivi, vedi il porto antico e l’anfiteatro romano solo per citarne alcuni.

Ad ogni modo le intenzioni del sindaco Daniele Silvetti e dei suoi delegati trovano diversi ostacoli lungo il cammino. Anzitutto, come spiegato dall’assessora Anna Maria Bertini in commissione Cultura alcuni giorni fa, la Mole è soggetta a diversi interventi tecnici e di ristrutturazione. Opere indispensabili e decise dalla precedente amministrazione. Tra queste figura il ponticello che conduce proprio al Lazzabaretto che sembrerebbe non possa essere sistemato in tempo per l’apertura del ‘Lazza’.

Il Comune è così in attesa di una griglia precisa entro cui muoversi, ma intanto ha già effettuato le prime mosse. Anzitutto, con la ditta appaltatrice, è in atto una discussione sull’ordine di esecuzione dei lavori. La speranza dell’amministrazione infatti è che si possa dare priorità assoluta proprio al ponticello potendo così permettere al bar di aprire senza alcun patema. Anche perché l’area dove da sempre sono posizionati i suoi chioschi non ha il minimo problema. Il problema è il suo accesso.

In seconda battuta gli uffici comunali sono pronti a una soluzione alternativa: utilizzare altre porte e altri accessi, se proprio il ponticello non verrà ristrutturato entro dei tempi ritenuti accettabili.

Tuttavia, indipendentemente dal fatto che possa essere adottata la prima o la seconda soluzione, senza le adeguate autorizzazioni e i necessari nulla osta a garanzia della sicurezza di tutti da parte dei lavori pubblici, non si potrà fare niente. Anche perché a risponderne in prima persona sarebbe Silvetti stesso. In tutto ciò non va dimenticato il ruolo della neo dirigente del servizio ‘cultura e turismo’ Viviana Caravaggi Vivian, la quale è stata Rup proprio nei lavori di recupero e sistemazione della Mole decisi tempo fa. «Chi meglio di lei può conoscere la situazione e adottare la scelta più consona?» è quello che pensano in tanti.

Tutto questo lavoro sarebbe inoltre frutto di una naturale decisione presa da tempo e non di una retromarcia fatta dopo le critiche arrivate negli ultimi giorni. Ricordiamo infatti che le dichiarazioni dell’assessora alla Cultura Anna Maria Bertini espresse nell’apposita commissione, poi ribadite attraverso un comunicato stampa, erano state oggetto di pesanti critiche da parte dell’opposizione. Bertini aveva infatti parlato apertamente di una Mole in cui non si sarebbero potuti tenere eventi estivi a a causa di «lavori tecnici e di altro tipo».

Contrariati, hanno espresso parere quantomai negativo in merito Ancona Futura, il Partito Democratico, Ancona Diamoci del Noi e Altra Idea di Città.

In tutto questo tran tran infine, l’amministrazione sembrerebbe aver particolarmente apprezzato modi e toni espressi dal presidente dell’Arci Ancona Michele Cantarini, associazione che ha in gestione il Lazzabaretto, quando questi si è incontrato con il sindaco Daniele Silvetti per discutere della vicenda.

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